C’è il via libera. E pesa come una dichiarazione di guerra. Stati Uniti, Germania, e a seguire anche la Spagna e la Norvegia, invieranno, nel giro di poche settimane, decine di carri armati all’Ucraina. Mentre l’Italia si appresta a fornire alle forze di Volodymyr Zelensky i missili Samp-T. Dunque le armi, almeno per il momento, restano ancora l’unico mezzo che secondo l’Occidente può portare alla fine della crisi tra Mosca e Kiev.
Usa e Germania sbloccano le forniture di carri armati all’Ucraina. In arrivo decine di Abrams e Leopard. Mosca avverte che saranno distrutti
Gli Usa, dopo settimane di indecisioni, hanno confermato che forniranno a Kiev – come avevano anticipato nelle ultime ore i media americani citando fonti dell’Amministrazione Biden e del Pentagono – una trentina di carri Abrams M1. Farà la stessa cosa anche la Germania, che, dopo la mossa di Washington, ha deciso di spedire a Kiev 14 Leopard 2A6, finora negati alle forze ucraine. Il cancelliere Olaf Scholz e il presidente americano Joe Biden hanno trovato l’accordo, dopo giorni di interlocuzioni.
“Ho avuto una lunga conversazione con Scholz, Macron, Sunak e Meloni. Siamo uniti nel sostegno all’Ucraina” ha detto in serata Joe Biden parlando dalla Casa Bianca. “Non c’è nessuna minaccia alla Russia in tutto questo. Aiutiamo l’Ucraina a difendersi”, ha sottolineato ancora il presidente americano confermando l’invio di 31 tank Abrams all’Ucraina, “la nostra non è un’offensiva contro la Russia”.
Una decisione che negli Stati Uniti, secondo quanto ha riferito l’Associated Press, è stata accolta con favore da entrambi gli schieramenti politici. La reazione del Cremlino non si è fatta attendere e non lascia spazio a interpretazioni: “Bruceranno sul campo di battaglia in Ucraina”, ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. “Questi carri armati bruceranno come tutti gli altri. Sono solo molto costosi”, ha aggiunto Peskov. Per l’ambasciatore russo a Berlino, Sergey Nechaev, la decisione tedesca è “altamente pericolosa” e “porta il conflitto a un nuovo livello”.
Secondo l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, Washington vuole infliggere alla Russia una “sconfitta strategica”. E “l’analisi dell’intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente alzando l’asticella dell’assistenza militare al loro governo fantoccio”.
“Se verrà presa la decisione di trasferire a Kiev gli M1 Abrams – ha aggiunto il diplomatico citato dalla Tass -, i carri armati americani saranno senza dubbio distrutti come tutti gli altri equipaggiamenti militari della Nato”. Zelensky, invece, canta vittoria dicendosi “sinceramente grato” per la decisione di Scholz, ma anche per “l’ulteriore ampliamento del sostegno alla difesa e per le missioni di addestramento” oltre al “via libera ai partner per la fornitura di armi simili”.
Insieme a la Spagna, che lo sta valutando, anche la Norvegia ha annunciato che invierà carri armati Leopard 2 in Ucraina. “La Norvegia e il governo sostengono la consegna di carri armati all’Ucraina. La Norvegia parteciperà”, ha precisato il ministro della Difesa, Bjorn Arild Gram in un’intervista alla televisione di stato Nrk.