Pioggia, freddo e neve: l’Italia è stretta nella morsa del maltempo. L’arrivo del gelo a partire dalla seconda metà di gennaio, dopo un inverno pressoché mite, era stato annunciato già a partire dai primi giorni del nuovo anno. Ma la situazione climatica, nelle ultime ore, sta drasticamente peggiorando provocando disagi e criticità in tutta la Penisola. Nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 gennaio, infatti, i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi per mettere in sicurezza aree colpite da alluvioni, nevicate e violente tragiche di vento.
L’Italia nella morsa del maltempo. Temperature in picchiata da Nord a Sud: scuole chiuse per neve in svariate Regioni
Da Nord a Sud, il maltempo flagellerà il Paese per tutta la settimana appena iniziata. In Italia, infatti, sono in arrivo correnti di aria fredda in discesa dall’Europa settentrionale “e ciò determinerà ancora possibili soprese nevose su molte delle nostre regioni”, ha detto il direttore e fondatore de iLMeteo.it, Antonio Sanò.
“Già nella giornata odierna le correnti frette in ingresso dalla Porta del Rodano favoriranno la formazione di un ciclone in grado di scatenare precipitazioni intense, anche sotto forma di temporali e violente raffiche di vento. Non ci saranno solo piogge intense, ma potrebbe tornare anche la neve, in particolare al Centro e al Nord”, ha spiegato Sanò. Nei prossimi giorni, quindi, sulla Penisola persisterà una circolazione depressionaria che si connoterà per l’arrivo di venti freddi nordorientali e violente precipitazioni sulle Regioni adriatiche centrali, sui settori ionici e sulle isole maggiori. Inoltre, nevicherà in modo abbondante anche in collina.
Intanto la situazione sta rapidamente precipitando. Con le temperature in picchiata, la neve sta cadendo sempre più copiosa generando molti disagi. Forti nevicate, infatti, sono state segnalate a Bologna e sull’Appennino romagnolo, in Umbria, in Molise, in Puglia, in Basilicata, in Sicilia. In molti comuni di queste Regioni, i sindaci hanno deciso di chiudere le scuole nella giornata di lunedì 23 gennaio.
Allerta fiumi nelle Marche e bora a Trieste
La situazione climatica, poi, è estremamente delicata nelle Marche. I nubifragi che si stanno verificando nella Regione, accompagnati da potenti raffiche di vento e mare mosso, stanno causando danni e disagi in svariate zone.
In particolare, si teme per Senigallia, area già colpita dall’alluvione dei fiumi Misa e Nevola lo scorso settembre. Nel comune in provincia di Ancona, “tutti gli idrometri a monte hanno superato i livelli di sicurezza, l’innalzamento continua costante”. L’amministrazione comunale, inoltre, ha riferito che l’ondata di piena del Misa “attraverserà il centro città presumibilmente verso le ore 9 di questa mattina” e ha specificato che “il Misa a Bettolelle è arrivato ai 3 metri superando i livelli di guardia”. Pertanto, i cittadini sono stati invitati a “salire ai piani alti”.
A Trieste, invece, un forte vento di bora soffia da alcune ore, facendo registrare raffiche superiori ai 120 chilometri orari. Le condizioni metereologiche individuate, secondo Protezione Civile e Arpa Fvg, dureranno per l’intera giornata di lunedì 23 gennaio. Pertanto, sono stati allertati i vigili del fuoco che, nella notte tra domenica 22 e lunedì 23, hanno già effettuato una quindicina circa di interventi per mettere in sicurezza antenne, infissi, cornicioni, finestre e alberi.