Vestiti, decine di sneakers e profumi di marca. E ancora Ray-Ban, un frigorifero ben rifornito, diverse ricevute di ristoranti, ma anche preservativi e pillole per fare sesso. C’era questo, e forse poco altro, nell’ultimo covo di Matteo Messina Denaro, a Campobello di Mazara.
È durata tutta la notte la perquisizione del covo del boss Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara
L’appartamento, acquistato e intesta al geometra Andrea Bonafede, è stato perquisito per tutta la notte dagli investigatori del Ros dopo l’arresto del boss di Cosa Nostra, avvenuto ieri in una clinica di Palermo.
Guido: “Si cerca il materiale che era nascosto nel covo di Riina”
“Non faceva una vita monastica, in stile Provenzano così per fare un esempio”, ha detto il procuratore aggiunto, Paolo Guido. Messina Denaro, infatti, frequentava donne, oltre a girare “indisturbato” per locali e ristoranti.
“Non possiamo ancora rivelare molto – ha detto il procuratore aggiunto Guido a Fanpage -perché siamo in fase di indagini. Ma posso confermare che sono stati trovati tanti indumenti di lusso. Abbiamo trovato una casa abitata, quindi immaginatevi quanti spunti può darci per la ricostruzione della latitanza e di tutta la catena che ha sorretto Matteo Messina Denaro”.
“Si cerca il materiale che era nascosto nel covo di Riina – ha detto ancora il magistrato palermitano – e che nel corso delle operazioni di perquisizioni dopo l’arresto nel gennaio del 1993 non fu più ritrovato. O meglio, la casa dell’allora boss era stata trovata vuota, quindi si presume che probabilmente del materiale anche cartaceo sia stato prelevato da Cosa Nostra e, secondo alcune indicazioni, potrebbe essere stato affidato proprio a Matteo Messina Denaro. Ma questa è solo una ricostruzione. Le nostre perquisizioni si stanno concentrando anche sulla ricerca di questo materiale”.