Le misure varate contro i viaggiatori cinesi, sottoposti a test anti-Covid obbligatori nella maggior parte dei Paesi occidentali, hanno mandato su tutte le furie Pechino. Dopo aver bollato come “inaccettabili” le pratiche avviate contro i propri cittadini che viaggiano verso ovest, la Cina ha annunciato l’arrivo di possibili contromisure.
Pechino si scaglia contro i test anti-Covid sui viaggiatori cinesi: “Inaccettabili”
“Alcuni Paesi hanno adottato restrizioni all’ingresso che prendono di mira solo i viaggiatori cinesi. Ciò manca di basi scientifiche e alcune pratiche sono inaccettabili”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. E per questo la Cina potrebbe “prendere contromisure basate sul principio di reciprocità”, ha aggiunto.
Pechino, quindi, ha scelto di contrattaccare dopo essere finita nel mirino di molti Paesi europei e non a causa del boom di contagi Covid che si è verificato nel corso delle ultime settimane. In questo contesto, data la poca chiarezza del colosso asiatico in materia di dati legati alla pandemia, buona parte dell’Occidente ha scelto di adottare precauzioni e sottoporre a tampone i passeggeri in arrivo dalla Cina. Contro gli Stati che hanno optato per simili restrizioni e test, si è scagliata la furia di Pechino.
Il colosso asiatico annuncia possibili contromisure. Ma tace sulla proposta di vaccini gratis dell’Ue
Nonostante la posizione espressa dalla Cina, l’Europa ha teso la mano al Paese offrendo vaccini gratis per contrastare la diffusione del virus. A riferirlo è stato il Financial Times, rimarcando anche le discussioni e i dubbi che nel corso dei mesi sono emersi rispetto all’efficacia dei sieri cinesi. Alla proposta di Bruxelles, tuttavia, Pechino non ha ancora risposto.
Intanto, mentre l’Occidente continua a tenere alta la guardia, la CNN ha diffuso un nuovo studio secondo il quale l’ondata di contagi Covid che ha travolto la Cina potrebbe aver già raggiunto il picco in alcune delle più grandi città della Nazione. Sarebbe il caso di Pechino e Shangai. L’indagine è stata pubblicata il 29 dicembre sulla rivista peer-reviewed Frontiers of Medicine e dimostra che i modelli matematici hanno previsto che l’ultima ondata di infezioni avrebbe toccato le grandi città cinesi entro la fine del 2022. Le aree rurali, invece, verranno colpite da un significativo incremento di contagi tra la metà e la fine di gennaio. Secondo lo studio, un significativo peggioramento potrebbe verificarsi in concomitanza con i viaggi per il prossimo Festival di Primavera, che cade il 22 gennaio, durante il quale si celebra la festa nazionale del Capodanno lunare.