Con il governo delle destre, torna lo scontro tra Italia e ong. Ad esacerbare gli animi è il più che discusso “Decreto Sicurezza votato dal Consiglio dei ministri che riduce drasticamente le possibilità di salvare vite in mare, limitando l’operatività delle navi umanitarie e moltiplicando i costi dei soccorsi per tutte le ong in mare” è quanto denuncia Emergency.
Il sindaco di Pozzallo Ammatuna e Emergency bocciano il decreto Sicurezza: “Non risolverà nulla”
Secondo l’organizzazione no profit “le conseguenze di questo provvedimento saranno l’aumento dei morti in mare e dei respingimenti verso la Libia” dove “i superstiti scompaiono nei circuiti del traffico degli esseri umani o vengono trasferiti nei centri di detenzione, dove vivono in condizioni disumane” come confermano i “report dell’Onu”.
Tutte ragioni per le quali “i respingimenti verso la Libia sono considerati illegali e l’Italia è già stata condannata per questo dalla Corte Europea dei Diritti Umani nel 2009”. Tutte ragioni per le quali Emergency sostiene che “continueremo a salvare vite umane” e “rispetteremo il codice di condotta solo qualora non entri in contrasto con norme di diritto internazionale” che, secondo la ong, devono prevalere.
Ma contro il decreto Sicurezza si è scagliato anche il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che evidentemente conosce bene il problema. Secondo lui l’atto del governo è “imbarazzante e incredibile” ma soprattutto segna “una delle pagine più buie d’Italia”. Ma sui migranti il dispiace più grande per le destre arriva dalla Commissione Cei per le Migrazioni che, per bocca di monsignor Gian Carlo Perego, boccia il provvedimento: “Questo decreto cadrà presto perché è letteralmente costruito sul nulla”.
Mentre il governo se la prende con le Ong proseguono gli sbarchi autonomi a Lampedusa
Ironia della sorte mentre il governo se la prende con le ong, come se il problema dei flussi di migranti dipendesse interamente dal loro operato, proseguono gli sbarchi autonomi a Lampedusa. Soltanto ieri altri 112 migranti sono approdati sull’isola con tre barchini di fortuna. Un numero che si somma ai 432 naufraghi, trasportati da ben 11 natanti, che sono stati messi in salvo dalle motovedette della Guardia costiera soltanto mercoledì e che hanno portato a 1.336 il totale dei migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa che rischia il collasso.