La spazzatura invade le strade e i marciapiedi a Roma dopo Natale, facendo sprofondare la Capitale in scene di sporcizia e degrado. Il fallimento del piano per la raccolta dei rifiuti messo a punto dal Comune appare in tutta la sua evidenza mentre i netturbini romani implorano i cittadini di tenere a casa l’immondizia.
Strade e marciapiedi invasi dalla spazzatura a Roma dopo Natale. Raccolta dei rifiuti in tilt
Ha dell’assurdo quanto sta accadendo a Roma nel post Natale. Da San Paolo a viale Marconi, continuando per le strade del Centro o per corso Trieste e Prati, la Capitale è sommersa dalla spazzatura, mandando a farsi benedire il “decoro urbano”. Tutti i quartieri sono immersi nei rifiuti con cassonetti stracolmi e scarti di ogni genere dimenticati sui marciapiedi. Il degrado appare ancora più eclatante nelle ramificazioni parallele alle vie della grande viabilità. Lo sfondo di immondizia che caratterizza Roma al momento si traduce in un pessimo biglietto da visita per i turisti che hanno scelto la città per trascorrere le festività natalizie. E a fare le spese dell’incapacità dell’amministrazione comunale è l’Italia intera.
Intanto, tra i pacchi di regali e le scatole di cartone gettate qua e là, i rifiuti indifferenziati mescolati all’organico e il tanfo che preso possesso della Capitale, Ama è andata in tilt e i netturbini sono in preda al panico.
L’appello dei netturbini: “Tenete la spazzatura a casa”
“Aspettate ancora a gettare la spazzatura, tenetela in casa almeno per altre 24 ore se potete”, questo l’appello di Maurizio Fortini, portavoce dei netturbini Ama del gruppo Lila. “Gli impianti fuori Roma sono rimasti chiusi e bisogna raccogliere i rifiuti accumulati, poi la situazione migliorerà”.
I livelli più critici per quanto riguarda l’emergenza immondizia sono stati registrati nella fascia orientale della città. A Torbellamonaca è naufragato il progetto sperimentale dei megacassonetti inaugurati soltanto una settimana fa dal sindaco Roberto Gualtieri. Già da sabato 24 dicembre, del resto, Ama è costretta a usare le gru con le casse a ragno per raccogliere i cumuli di rifiuti dalle strade.
Il problema dei rifiuti è stato confermato e denunciato anche dal segretario regionale Uiltrasporti, Alessandro Bonfigli, che ha spiegato: “In nessun municipio i cassonetti sono posizionati in modo omogeneo e adatto con le caratteristiche del territorio. A Marconi mancano cassonetti per l’organico e il multimateriale mentre a Magliana, Villa Bonelli e all’Eur mancano i cassonetti per l’indifferenziata ma ce ne sono troppi per l’organico”.
Per Bonfigli, il problema è tutto nella gestione e nel posizionamento del personale. “Il posizionamento è gestito anche da personale che spesso lavora in smartworking, nelle sedi Ama di Rocca Cencia e Pontina ci sono autisti e fabbri che rimangono inoperosi perché l’azienda si affida in larga parte alle società private: il problema riguarda tutti i cassonetti della capitale che sono almeno 25 mila”, ha detto.