Altri guai per il broker Giuanluigi Torzi. Con le pesanti accuse di autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti il giudice per le udienze preliminari di Roma ha rinviato a giudizio il noto intermediario. Assieme a lui anche altre quattro persone andranno a processo, con la prima udienza già fissata per il 2024.
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L’uomo è già noto alle cronache in quanto coinvolto anche nell’indagine della magistratura vaticana relativa alla compravendita di un palazzo a Londra. E per i pubblici ministeri di piazzale Clodio una parte del denaro, circa 15 milioni di euro, che le autorità d’Oltretevere contestano come illecito profitto nell’operazione d’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra, sarebbe stato impiegato dall’imprenditore per l’acquisto di azioni per un importo di oltre 4,5 milioni di euro. Il gip ha fissato il processo per Torzi e altri quattro indagati al giugno del 2024.
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Passato turbolento
Il broker molisano Torzi era stato già arrestato nel giugno 2021 in Vaticano (leggi l’articolo) al termine di un lungo interrogatorio condotto dai giudici della Santa sede, segnando una svolta importante nella lunga e complessa inchiesta condotta dalla magistratura vaticana e portata avanti dal Corpo della Gendarmeria, un procedimento che vede indagati cinque persone che lavoravano in Segreteria di Stato (due prelati e tre laici), più un dirigente dell’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF).