Appena pochi mesi dopo la sua elezione, Papa Francesco aveva già firmato le sue dimissioni da rendere effettive in caso di impedimento medico. A rivelarlo è lo stesso Bergoglio durante un’intervista al quotidiano spagnolo ABC. Il Capo della Chiesa, inoltre, ha anche rivelato di essere pronto a nominare una donna alla guida di un dicastero: il progetto dovrebbe realizzarsi al massimo entro i prossimi due anni.
Papa Francesco firma le dimissioni in “caso di impedimento medico”
“Io ho già firmato la mia rinuncia. Era quando Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Ho firmato la rinuncia e gli ho detto: ‘In caso di impedimento medico o che so io, ecco la mia rinuncia. Ce l’hai’. Non so a chi l’abbia data Bertone, ma io l’ho data a lui quando era segretario di Stato”. A dirlo è stato Papa Francesco in occasione di un’intervista rilasciata alla ABC spagnola.
Il Pontefice, che ha appena spento 86 candeline, ha spiegato che anche Pio XII e San Paolo VI hanno firmato le dimissioni in caso di malattia o altri impedimenti. “È la prima volta che lo dico”, ha aggiunto Bergoglio che ha firmato il documento nel 2013, pochi mesi dopo la sua nomina datata 13 marzo. “Ora forse qualcuno andrà a chiedere a Bertone: ‘Dammi quella lettera’”, ha scherzato. “Sicuramente lui l’avrà consegnata al nuovo segretario di Stato Parolin. Gliel’ho data in quanto segretario di Stato”.
Il Papa, poi, ha anche parlato di Benedetto XVI che ha scelto di porre fine al suo pontificato quasi un decennio fa, il 28 febbraio 2013. “Lo visito spesso e vengo edificato dal suo sguardo trasparente. Vive in contemplazione… Ha un buon senso dell’umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo”, ha detto. “È un santo. È un uomo di alta vita spirituale”. A questo proposito, poi, il Pontefice ha negato di voler definire lo status giuridico del Papa emerito: “No. Non l’ho toccato affatto, né mi è venuta l’idea di farlo. Ho la sensazione che lo Spirito Santo non ha interesse a che mi occupi di queste cose”.
E rivela: “Entro due anni una donna guiderà un dicastero”
Nel corso dell’intervista rilasciata alla ABC spagnola, Bergoglio ha anche rivelato di voler nominare una donna alla guida di un dicastero della Curia romana, reduce da una profonda riforma con l’introduzione della costituzione apostolica Praedicate evangelium.
“Ci sarà”, ha detto con fermezza il Papa. “Ne ho in mente una per un dicastero che si renderà vacante tra due anni. Non c’è nessun ostacolo a che una donna guidi un dicastero dove un laico possa essere prefetto. Se si tratta di un dicastero di natura sacramentale, deve essere presieduto da un sacerdote o da un vescovo. Anche se si discute se l’autorità provenga dalla missione, come sostiene il cardinale Ouellet, o dal sacramento, come sostiene la scuola di Rouco Varela. È una bella discussione tra cardinali, una questione che i teologi continuano a discutere”.
Dalle dimissioni di Papa Francesco alla guerra in Ucraina
Infine, il Pontefice è nuovamente intervenuto sulla guerra in Ucraina e ha affrontato il tema della pace. “Faccio quello che posso. Non ascoltano. Ciò che sta accadendo in Ucraina è terrificante. C’è un’enorme crudeltà. È una cosa molto seria. Ed è questo che denuncio continuamente”, ha constatato.
“Qua ricevo tutti. Ora Volodymyr Zelensky mi ha mandato per la terza volta uno dei suoi consiglieri religiosi. Sono in contatto, ricevo, aiuto. Non vedo una fine a breve termine perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale. Credo che una guerra venga combattuta quando un impero inizia a indebolirsi, e quando ci sono armi da usare, da vendere e da testare. Mi sembra che ci siano in mezzo molti interessi”.