L’Europa ha bocciato le misure bandiera della prima Manovra del governo Meloni, eppure dalla premier al ministro dell’Economia tutti esultano perché in linea di massima la legge di Bilancio ha avuto il via libera. Michele Gubitosa, deputato e vicepresidente del M5S, che ne pensa?
“Ricordo la Meloni che urlava dai banchi dell’opposizione e che agitava lo spettro del Mes. Oggi abbiamo direttamente la Troika in Italia con Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti a rappresentarla. Questa Manovra fa rima con austerità: al di là dei tagli a scuola, welfare e sanità, non c’è un euro di investimento per le imprese. Con questi presupposti, il 2023 sarà un anno molto buio per il nostro Paese”.
La Commissione ricorda che il Consiglio aveva raccomandato all’Italia al fine di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, di adottare e attuare in modo appropriato la legge delega sulla riforma fiscale, in particolare rivedendo le aliquote marginali effettive, allineando i valori catastali agli attuali valori di mercato, razionalizzando e riducendo le spese fiscali, anche per l’Iva, e i sussidi dannosi per l’ambiente.
“Semplificazione fiscale e risorse per la transizione ecologica sono due direttrici che abbiamo condiviso con la Commissione europea quando eravamo al Governo. Anche nell’ultimo anno di Draghi abbiamo contribuito a portare avanti, con tutte le difficoltà del caso, una riforma fiscale che volgesse in questa direzione. Il centrodestra ha bloccato tutto e in queste settimane stanno dando il peggio di loro”.
Nel mirino di Bruxelles finisce l’amnistia fiscale…
“Il messaggio che passa è che chi paga le tasse in Italia è un fesso. Un atteggiamento deleterio soprattutto nei confronti della maggioranza di cittadini perbene: un evasore riceve gli stessi servizi pubblici di un contribuente onesto e un Governo non può favorire i primi e penalizzare i secondi. E lo fanno anche in modo spudorato”.
…E l’innalzamento del tetto all’uso del contante.
“La Meloni, durante la sua campagna elettorale, ha incontrato persone che le hanno chiesto di fare qualcosa per poter girare con i rotoli da 5000 euro in tasca? Se è così ce lo dica perché sinceramente io non ho mai ricevuto una richiesta del genere in 5 anni di politica attiva. Se queste sono le priorità della destra siamo davvero messi male!”
E ancora: finisce nel mirino la possibilità di rifiutare pagamenti digitali sotto 60 euro senza sanzione.
“Dall’insieme di queste norme sembra che il tema identitario di questa destra sia l’incentivo al nero. Abbiamo 100 miliardi di evasione all’anno da recuperare, loro fanno l’opposto e favoriscono gli evasori. Possiamo dirlo con forza: una partenza disastrosa”.
Infine viene criticato il rinnovo con criteri più stretti di età nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato in scadenza a fine 2022.
“Ho visto un video in cui una signora anziana chiedeva al presidente Giuseppe Conte che fine hanno fatto i 1000 euro al mese promessi dalla Meloni ai pensionati. Hanno dato loro un aumento di 8 euro, una pizza al mese. E nemmeno si vergognano, anzi lo rivendicano pure! Parliamo davvero di una Manovra misera, che blocca il Paese conducendolo dritto in recessione”.
“L’Italia dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere sotto controllo la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”, ha detto il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.
“Il presidente Conte ha portato 200 miliardi in Italia, dopo una lunga battaglia in Europa. Da quello che leggo sui giornali, la Meloni sarebbe in ritardo anche con gli impegni del Pnrr. Rischiamo di perdere anche quei soldi che servono per il rilancio del Paese dopo il dramma della pandemia”.
“Si può proporre un Reddito di cittadinanza ai russi per convincerli a ritirare le truppe?”, ha ironizzato la premier.
“Evidentemente non si è ancora immedesimata nel ruolo istituzionale che ricopre. In fondo la Meloni è sempre quella che urlava nefandezze dai banchi dell’opposizione. Si scusi per questa frase davvero infelice”.
Come avrebbe impostato la Manovra il M5S?
“Avremmo rafforzato gli investimenti per le imprese, reso strutturale il Superbonus con degli accorgimenti, confermato il Reddito aumentando i controlli per stanare i delinquenti, irrigidito le maglie contro la corruzione e l’evasione, puntato su transizione energetica e digitale e messo al centro della Manovra welfare, scuola e sanità. Nessun favore ad evasori, corrotti, poteri forti e colletti bianchi. L’opposto di questa Manovra pavida”.