A circa un mese dall’occupazione, le forze dell’ordine hanno avviato lo sgombero dello stabile in via Stalingrado a Bologna. Le operazioni hanno bloccato il traffico mentre i membri del collettivo Infestazione hanno cominciato a protestare contro le autorità.
Avviato lo sgombero dello stabile in via Stalingrado a Bologna: era ostaggio del collettivo Infestazione
Il 19 novembre, il collettivo Infestazioni ha occupato l’immobile in via Stalingrado, al civico 31, a Bologna. Nella mattinata di martedì 13 dicembre, è partito lo sgombero dello stabile. Le operazioni hanno mandato in tilt il traffico in zona Fiera e San Donato. La viabilità, infatti, è rimasta paralizzata per ore nel tratto che si estende tra la stazione fino all’imbocco della tangenziale.
Intanto, gli occupanti protestano senza sosta. “Continuiamo nonostante la neve, portate bevande calde, thermos per un’altra colazione resistente”, hanno detto. E, mentre tre attivisti si sono rintanati in una casa sull’albero costruita per i bambini nel cortile dell’edificio, altri occupanti hanno dichiarato: “Oggi abbiamo deciso di distruggere il muralesrealizzato la scorsa settimana dagli artisti Ericailcane e Infinite, perché non vogliamo lasciare niente alla monetizzazione privatistica dei pochi. Ridipingeremo nel prossimo spazio”.
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Traffico in tilt in zona Fiera e San Donato e proteste
Sin dalle prime ore di martedì 13, la polizia ha cominciato a mettere in sicurezza l’area. Un gruppo di operai ha provveduto a murare gli ingressi dello stabile in via Stalingrado.
Ma, nel frattempo, gli attivisti scrivono che “sabato accenderemo i sound system e attraverseremo la città: non è finito niente”. Il riferimento è alla street rave parade in programma non solo a Bologna ma anche in altre città italiane. L’evento è stato organizzato per manifestare contro il decreto anti-rave del Governo Meloni.