Perché non vediamo più in tv il direttore Gaetano Pedulla? Scendiamo in piazza per il suo ritorno nelle trasmissioni dove dilagano i soliti “lecchini”.
Mario Candelma
via Facebook
Grazie Mario. Quello della Rai è un comportamento da regime. In dieci anni – dieci – di pubblicazione, La Notizia non è mai stata invitata nelle trasmissioni di maggiore ascolto, e da qualche anno ci hanno escluso da tutte le altre, con poche e rarissime eccezioni. Persino Mediaset pare più equilibrata, ma a condizione che le voci critiche non lo siano troppo. La7 ha Travaglio, Scanzi e Padellaro… Meglio non esagerare, no?
Ma che vogliamo farci: i privati fanno quello che gli pare (e che gli è utile), mentre nella tv pubblica se non sei legato a doppio filo col sistema non esisti. A costo di tenere su un palmo di mano giornalisti che hanno chiuso giornali, o che possono servire i loro editori solo grazie al finanziamento pubblico. Un fiume di milioni dello Stato su cui nessuno fa le crociate che abbiamo visto contro il Reddito di cittadinanza.
Certo, potrei farmi furbo, come mi consigliano non sai quanti, dare un po’ ragione a questo o accodarmi alla messa cantata contro quello, che poi quasi sempre è Conte. Così diventerei affidabile per il sistema. E pazienza se di Sallusti, Feltri, Sangiuliano e tanti altri non si ricordano interventi anche un pelo critici su Berlusconi o Meloni. Per questi e tanti altri, a partire dall’inarrivabile Vespa, c’è dietro una rete di protezioni che personalmente non ho mai cercato e non voglio assolutamente avere. A costo di stare lontano dallo schermo.
La mia forza è la libertà e il coraggio di dire le cose che vedo, come le vede la gente comune, e non come fa comodo al Palazzo. Perciò ai piani alti di Viale Mazzini o alla Vigilanza nessuno ha mai fatto niente per garantire a questo giornale un minimo della visibilità data ad altri.
Ora lei propone di scendere in piazza, e la ringrazio per l’affetto e la considerazione che mi arriva anche da molti altri lettori, ma oggi sinceramente ci sono cose più gravi da rivendicare in questo Paese. Anche se non c’è dubbio che la televisione imbalsamata dei Vespa, Maggioni, Orfeo, Berlinguer, Fazio qualche responsabilità di un tale disastro ce l’hanno.