Potrebbe ammontare a oltre oltre 750mila euro, in tagli da 20 e 50 euro, la quantità di denaro sequestrata nell’abitazione della vicepresidente dell’Europarlamento, Eva Kaili, e nelle borse che suo padre trasportava quando è stato fermato dalle autorità belghe nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate.
Proseguono le indagini sul Qatargate. Le autorità greche hanno congelato tutti gli averi della vicepresidente dell’Europarlamento Kaili
Il denaro, riferisce il quotidiano belga L’Echo, non è stato ancora contato ma le prime stime parlano, per l’appunto, di oltre 750mila euro in tagli da 20 e 50 euro. Seicentomila euro erano nella valigia portata dal padre della vicepresidente Kaili e il resto nell’abitazione dell’eurodeputata greca.
L’autorità greca per l’antiriciclaggio ha congelato gli averi della Kaili
L’autorità greca per l’antiriciclaggio, nel frattempo, ha congelato gli averi della Kaili. Il provvedimento, secondo quanto riferisce Le Soir citando il presidente dell’organismo Haralambos Vourliotis, riguarda “conti bancari, casseforti, aziende e qualsiasi altro bene finanziario”.
Il congelamento dei beni, secondo la stessa fonte, colpisce anche i familiari stretti di Kaili, come i suoi genitori. Nel mirino dell’Autorità c’è anche una società immobiliare di recente costituzione nel quartiere chic ateniese di Kolonaki, che sarebbe stata creata dall’eurodeputata 44enne e dal suo compagno italiano, aggiunge il giornale belga.
Von der Leyen: “Sono accuse molto gravi. Serve un organismo etico indipendente”
“Le accuse contro il vicepresidente del Parlamento europeo – ha detto oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – sono estremamente preoccupanti, molto gravi, è una questione di fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, e questa fiducia richiede i più alti standard di indipendenza e integrità. Ho già proposto la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell’Ue”.
“Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza – ha aggiunto la presidente della Commissione Ue -, abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire”.