“Il centrodestra ha sempre avuto paura di una giustizia che funziona ed ora sono al governo. Quindi, prepariamoci ad una ferma opposizione”. Non usa mezzi termini il senatore M5S, Ettore Licheri, commentando e bocciando le recenti mosse del governo guidato da Giorgia meloni in fatto di contrasto alla corruzione.
Stando ai dati della ong Transparency international che monitora la corruzione nei pubblici uffici, l’Italia migliora di dieci posizioni passando dal 52esimo al 42esimo posto su 180. Si tratta di un buon risultato? “È un buon segnale ma il cammino culturale per sconfiggere la corruzione in questo Paese è ancora lungo. Noi del Movimento 5 Stelle siamo sempre stati convinti che la corruzione si può battere con una legislazione adeguata e con un più alto grado di maturazione civile dei nostri cittadini. Certo, il compito di rafforzare la coscienza civica di questo Paese spetterebbe alla politica ma quando è la politica stessa ad offrirci talvolta gli esempi peggiori…”.
Secondo la ong, il miglioramento italiano deriva soprattutto dalla Spazzacorrotti. Una legge, targata Movimento 5 Stelle, che le destre stanno smantellando. Perché, secondo lei, questa norma è tanto importante? “Perché alla prova dei fatti la legge del nostro Ministro Bonafede è stata la prima legge realmente efficace contro i reati nelle pubbliche amministrazioni. L’agente sotto copertura, l’uso di sistemi più sofisticati nelle indagini, un trattamento sanzionatorio appropriato alle gravità dei reati, hanno certamente frenato il fenomeno. È importante però che la gente capisca che i soldi sottratti dalle grinfie dei colletti bianchi tornano alle comunità, agli ospedali, alle scuole, alle manutenzioni degli autobus e delle strade“.
Eppure il governo meloni sta pensando di ammorbidire le norme contro i reati dei colletti bianchi… “Beh, non mi meraviglio. Il centrodestra ha sempre avuto paura di una giustizia che funziona. Del resto, lo ricorderà, hanno sempre considerato la mole dei processi a carico dei pubblici amministratori ‘un problema della magistratura’. Questa è sempre stata la destra ed ora sono al governo. Quindi, prepariamoci ad una ferma opposizione perché la loro missione sarà salvare i colletti bianchi e cancellare la legge Severino”.
Intanto dalla legge di Bilancio sono già stati ridotti i fondi per le intercettazioni e queste, come anticipato dal ministro Nordio, verranno ulteriormente limitate per legge. Se le cose dovessero andare così che ripercussioni avremmo sulle indagini sui colletti bianchi? “Vede, i colletti bianchi non scippano le vecchiette, non rapinano le tabaccherie, i colletti bianchi per realizzare i loro sporchi affari non si spostano dai loro uffici, dalle loro scrivanie. Pedinarli, osservarli, fotografarli non ti serve a niente. Per smascherarli hai solo un’arma: le intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche. E la politica che finge di non conoscere questa realtà è una politica connivente. Deve essere chiaro a tutti che senza intercettazioni non avremo più un solo processo per mafia. E sono rimasto sbalordito da un ministro guardasigilli che parla delle intercettazioni alla stessa stregua dei costi della luce. ‘Dobbiamo risparmiare: spegniamo gli interruttori delle indagini’. Ma scherziamo? Tutto questo è sconvolgente considerato che il nostro ordinamento possiede già gli strumenti per evitare gli abusi nell’impiego dei servizi di indagine”.
Sempre l’esecutivo ha varato l’innalzamento a 5mila euro del limite dei pagamenti in contanti, motivandolo come una misura necessaria per la nostra economia… “No, mi permetta, l’esecutivo per bocca della Meloni ha detto in aula qualcosa di più grottesco. Ha detto che andare in giro con 5mila euro in tasca faciliterà la vita dei più poveri…” in ogni caso si tratta di una misura che non convince Bankitalia secondo cui così si alimenta la corruzione e il sommerso. Secondo lei chi ha ragione? “Secondo noi ha ragione la logica delle cose: aumentare il tetto del contante e comprimere l’uso della moneta elettronica rallenterà l’ammodernamento digitale di questo Paese, indebolirà la competitività all’estero delle nostre imprese e favorirà, come è prevedibile, il ritorno dell’economia sommersa. Ricorderà a tal proposito quanto il governo del Presidente Conte avesse lavorato sul cashback, proponendo detrazioni sanitarie subito sul conto corrente per chi paga con la carta. Mi dia retta, questa manovra faciliterà la vita ai più furbi non ai più poveri”.
Tirando le somme, qual è il suo giudizio sull’operato di questo governo in fatto di lotta alla corruzione? “Mi sembra di averle già risposto, non crede?”.