Se ci sono dubbi sull’infallibilità del Papa, figuriamoci se non si può sospettare della Banca d’Italia, che di errori negli ultimi decenni ne ha fatti a iosa, sempre che non dormisse mentre saltavano le popolari del Veneto, Etruria e le altre casse con i risparmi di migliaia di correntisti.
Ma scaricare le critiche di Palazzo Koch sulla Manovra, sostenendo che sono solo l’opinione di un non meglio precisato dirigente, dice tutto sull’arroganza e l’incompetenza degli apprendisti stregoni che abbiamo al governo. Il biasimo sull’aumento del contante che favorisce gli evasori e sul taglio del Reddito di cittadinanza che farà aumentare la povertà è condiviso da decine di osservatori, economisti e Centri studi.
E senza scomodare le perplessità della Commissione europea, qualunque persona di buon senso e un briciolo d’onestà intellettuale può rendersi conto facilmente di come stiano le cose. È dunque un mistero il motivo per cui Meloni & C. strizzino l’occhio agli evasori e abbandonino al loro destino centinaia di migliaia di poveri, rinunciando poi a rivendicarne il merito con i propri elettori, anzi provando goffamente a nascondersi davanti a chi gli può essere solo grato per aver rimesso in circolo più contanti (chissà come ce l’hanno) e aver fatto finire la pacchia a “occupabili” e fannulloni sul divano.
E invece no: danno lezioni di economia persino a Bankitalia e straparlano in tv, con sempre meno contraddittorio, di quanto stanno facendo per aiutare i ceti fragili. Bugiardi che mentono sapendo di mentire.