Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, come aveva preannunciato, è tornato a parlare oggi al Senato attaccando il presidente del M5S, Giuseppe Conte, sulla frana di Ischia, e i pm di Firenze per quanto riguarda l’inchiesta Open che lo vede da tempo coinvolto.
Il leader di Italia Viva Renzi ha chiesto al ministro della Giustizia Nordio di fare accertamenti sul caso Open
“Noi non vogliamo parlare dell’inchiesta sulla fondazione Open” ha detto il leader di Iv interrogando nell’Aula del Senato il Guardasigilli, Carlo Nordio. “L’interrogazione non riguarda noi ma chiunque ci segue da casa” ha aggiunto l’ex premier.
“C’è stata una sentenza della corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio un sequestro fatto nei confronti di un cittadino, Marco Carrai, un cittadino è stato indagato, per due volte ha fatto ricorso in Corte di cassazione alla terza l’ha annullata senza rinvio”, ha proseguito Renzi, chiedendo che “si restituisca materiale sequestrato senza trattenimento di copia degli atti”.
“Per noi o è eversivo, o è anarchico oppure è un atto di cialtronaggine”
“Il pubblico ministero – ha aggiunto il leader di Iv – ha scelto di prendere il materiale e di mandarlo al Copasir. Le chiedo se lei sia a conoscenza dei fatti e che provvedimenti intenda prendere nel caso lo ritenga sbagliato. Per noi o è eversivo, o è anarchico oppure è un atto di cialtronaggine. Quest’ultima la escludo sulle altre due aspetto la sua risposta”.
“C’è una responsabilità grande come una casa di Giuseppe Conte e del suo primo governo. Richiamare tutti alle loro responsabilità non è sciacallaggio” ha poi detto il leader di Iv, Matteo Renzi, intervenendo al dibattito in Aula a Palazzo Madama sull’informativa ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sulla frana di Ischia. “Non ci venite a dire che siamo tutti uguali su questo terreno – ha aggiunto -. Quattro anni fa quest’Aula ha discusso di condono, di abusivismo edilizio ad Ischia e non doveva farlo, e oggi con un atteggiamento da sofista qualcuno ci viene a dire che quello non è il condono”.
“Mi dispiace che il senatore Renzi sia uscito dopo il suo show – ha commentato la capogruppo del Movimento cinque stelle al senato, Barbara Floridia -, ma il suo sciacallaggio era e sciacallaggio resta. Se in un provvedimento c’è la parola condono, non vuol dire che c’è stato quel condono. E ritorna sempre l’italiano, la grammatica. Dimostratemi che attraverso e grazie a quella norma è stata fatta una richiesta di condono: nessuna richiesta è stata fatta sulla base di quel decreto perché è chiaramente impossibile. Questo sciacallaggio è una delle strade più sbagliate da seguire”.
La replica del ministro Nordio: “Saranno compiuti rigorosi accertamenti”
“I fatti enunciati nell’interrogazione saranno oggetto di immediato e rigoroso accertamento conoscitivo attraverso l’Ispettorato generale” ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al Question Time in Senato sul caso dell’inchiesta sulla fondazione Open. “Questo dicastero – ha aggiunto il Guardasigilli rispondendo a Renzi – procederà ad una approfondita valutazione di tutti gli elemebti acquisiti al fine di assumere le eventuali iniziative. L’indagine conoscitiva avrà l’assoluta priorità nell’attività ispettiva e le determinazioni che ne deriveranno saranno adottate con la consequenziale rapidità”.