“E’ stato un incontro molto positivo, nel merito dei provvedimenti. Abbiamo esposto le nostre proposte. Ovviamente ci sono delle cose su cui non siamo assolutamente d’accordo e di cui non abbiamo nemmeno discusso come la flat tax”. È quanto ha detto oggi il segretario di Azione, Carlo Calenda, dopo l’incontro con il premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Calenda ha incontrato oggi la Meloni. È pronto a fare la stampella del governo al posto di Forza Italia
“Abbiamo invece discusso di imprese 4.0 – ha detto ancora Calenda dopo aver incontrato il premier -, difesa dei piani ambientali ed energetici nel dettaglio e sempre molto nel dettaglio abbiamo discusso di un tetto nazionale al costo del gas e dell’elettricità, al posto dei crediti d’imposta. Abbiamo discusso della sanità e dell’aumento degli stipendi per gli infermieri, di un ripristino di “Italia Sicura” soprattutto alla luce di quanto accaduto a Casamicciola”.
“Abbiamo parlato anche della questione PNRR – ha aggiunto il leader di Azione – e suggerito alcune soluzioni per farlo andare più speditamente. Infine abbiamo parlato del taglio al cuneo fiscale per farlo concentrare sui giovani, e di far diventare il Reddito di cittadinanza di nuovo Reddito di Inclusione e farlo gestire dai Comuni”.
Riguardo all’utilizzo dei fondi Mes per contrastare i tagli alla sanità, ha spiegato ancora l’ex ministro, “c’è una differenza di vedute molto ampia che sappiamo sia inconciliabile”. “La collaborazione parlamentare c’è per definizione – ha proseguito Calenda -, nel senso che noi presenteremo degli emendamenti pur sapendo che i tempi della manovra sono estremamente ristretti”.
“Non faremo ostruzionismo parlamentare”
Se poi parliamo di un voto di fiducia quello ovviamente non ci sarà, quello che ci siamo impegnati a non fare è l’ostruzionismo parlamentare, perché mandare il Governo in esercizio provvisorio sarebbe stato un dramma per l’Italia” ha concluso Calenda.