L'Editoriale

La balla sul condono di Conte

La storiella che il M5S favoriva i reati edilizi, mentre destre e sinistra no, neanche al marziano la danno a bere.

La balla sul condono di Conte

Il famoso marziano di Flaiano, atterrato per caso sulla Terra senza conoscere la faccia tosta con cui certi politici e i giornali al seguito trasformano il bianco in nero, non avrebbe dubbi: in Italia i partiti di destra e di sinistra si sono sempre battuti contro gli abusi edilizi, mentre Conte e i 5 Stelle fabbricavano condoni, seppure solo tra i primi ne hanno beccati a iosa con in tasca le mazzette per salvare ecomostri e scempi di ogni tipo.

Opere per cui stiamo ancora contando le vittime a Ischia, e che i Comuni e gli altri enti preposti a decidere sulle sanatorie hanno lasciato in piedi perché lasciati volutamente privi del personale necessario a smaltire le pratiche. Così gli abbattimenti sono sempre stati pochissimi, e dire adesso che la colpa è dei sindaci è degno del peggior scaricabarile.

Certo, i primi cittadini non sono tutti uguali: ci sono quelli finiti sotto scorta per aver abbattuto le ville piazzate dalle peggiori famiglie criminali in mezzo alle aree verdi protette, come la Raggi, e ci sono quelli che non hanno alcun modo per farsi sentire.

E poi ci sono i partiti, come la Lega che organizzava manifestazioni in Campania per salvare proprio le costruzioni appena venute giù, e chi invece ha permesso solo di consolidare gli immobili in attesa dei ricorsi stabiliti per legge dalle vecchie sanatorie.

Questo prevedeva il decreto Genova per cui ora gettano la croce su Conte. E per quante balle dicano in tv e sui giornali, la storiella che il Movimento favoriva i reati edilizi, mentre destre e sinistra no, neanche al marziano la danno a bere.