“Vuole la mia morte”. “Non pensavo arrivasse a questo punto”. Sono queste alcune delle frasi choc pronunciate, parlando di Papa Francesco, in una chat con amici e famigliari dal cardinale Giovanni Angelo Becciu.
Il porporato è indagato per associazione a delinquere e già imputato, in Vaticano, nell’ambito di un processo per la compravendita di un palazzo al centro di Londra e per la gestione di alcuni fondi della Santa Sede.
L’esistenza e i contenuti delle chat sono stati resi noti nel corso dell’udienza di mercoledì da parte del Promotore di Giustizia vaticano, Alessandro Diddi e sono il frutto di una indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Oristano, su rogatoria della stessa Santa sede. A rendere noti i dialoghi sono state le edizioni online di Repubblica e Corriere e ieri l’Adnkronos.
“Non pensavo arrivasse a questo punto: vuole la mia morte”, scrive Becciu in un messaggio alla parente Giovanna Pani il 22 luglio dello scorso anno, due giorni prima che, con l’aiuto della figlia di questa e nipote di Becciu, Maria Luisa Zambrano, registrasse un telefonata con Papa Francesco, la novità emersa nel corso dell’udienza di ieri in Vaticano. Nella chat la donna lo invita ad avere coraggio, “vedrai che la verità trionferà”.
E lui: “Per ora sono loro a trionfare e trafiggerci!”, “Ma la vittoria sarà degli onesti”. Pani, di nuovo, scrive a Becciu: “E’ cattivo, vuole la tua fine”, riferendosi a “su Mannu”, che in sardo significa “il maggiore” e dunque riferibile al Papa. Il cardinale risponde: “Non vuole fare brutta figura per la condanna iniziale che mi ha dato”.
E ancora: “Mai avrei immaginato (che) non un Papa ma (che) un uomo arrivasse a tanto”. Pani allora gli risponde: “E’ un grande vigliacco, ma tu combatti e fai risplendere la verità, è dura lo so, coraggio vinceremo in pieno”, “c’è del marcio in Vaticano”.
Il cardinale ha anche registrato una telefonata con Bergoglio nel tentativo di carpire informazioni sulle indagini
Secondo quanto aveva già anticipato ieri sera l’Adnkonos, riferendo i contenuti dell’informativa della Guardia di Finanza, Becciu ha anche registrato una telefonata con Papa Francesco con l’intento di spingere il Santo Padre “ad affermare circostanze di una qualche utilità” per il processo che lo vede imputato.
“Le operazioni di registrazione – scrive nell’informativa la Finanza – appaiono essere state preventivamente orchestrate al fine di ottenere dal Papa informazioni che, seppure possano apparire richieste poiché ipoteticamente idonee alla difesa del cardinale nel corso del processo che si sta celebrando in Vaticano, a prescindere non si sarebbero dovute partecipare a terzi in quanto di natura riservata”.