È stato arrestato in Pakistan il padre Saman Abbas, la 18enne uccisa nell’aprile del 2021 vicino a Reggio Emilia. L’uomo, insieme alla moglie, era rientrato in Pakistan dopo l’omicidio della figlia. Quando la polizia federale e quella locale l’hanno fermato non c’è stata resistenza, ma, soprattutto, non era insieme alla moglie.
Saman Abbas, arrestato il padre in Pakistan
Saman Abbas è la ragazza pakistana scomparsa e uccisa a soli 18 anni perché si sarebbe ribellata a un matrimonio combinato. Il corpo non è mai stato più ritrovato e per il caso sono stati arrestati, nei mesi scorsi all’estero, tre familiari di Saman: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.
Questi, insieme ai genitori saranno processati a Reggio Emilia il 10 febbraio 2023. Gli inquirenti non hanno dubbi che la ragazza sia stata uccisa perché si rifiutava di sposare un cugino e poi la foto di lei che si baciava con il suo fidanzato tra le strada di Bologna ha fatto scattare la rabbia dei familiari. Al processo negli atti sarà utilizzata una telefonata che è stata intercettata al padre di Saman che dichiara: “Ho ucciso mia figlia per il mio onore”.
Dopo diversi mesi, il padre di Saman, Shabbar Abbas è stato finalmente arrestato. L’uomo è stato raggiunto due giorni fa nella zona del Punjab, in riscontro alla richiesta di arresto provvisorio ai fini estradizionali. L’operazione è stata portata avanti dalla polizia federale coadiuvate dalle forze dell’ordine del Punjab.
“Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che siano puniti i responsabili” ha dichiarato all’Adnkronos il presidente della Federazione dei Pakistani in Italia, Raza Asif, dopo l’arresto dell’uomo. “La comunità pakistana aveva sin da subito condannato il fatto senza se e senza ma, c’erano state anche manifestazioni a Novellara e abbiamo fatto una grande opera di sensibilizzazione dentro le comunità – ha aggiunto Raza Asif – Abbiamo dato la disponibilità alle istituzioni locali e al governo per una collaborazione reciproca”.
Della madre non si hanno notizie
Incredibilmente, la madre di Saman è ancora in fuga e di lei non si hanno ancora notizie. Shabbar è stato rinviato a giudizio a seguito delle indagini della Procura di Reggio Emilia e dei carabinieri in concorso con la moglie ma quando è stato fermato era da solo. Così Nazia Shaheen è ancora latitante. “Mia moglie non è più in Pakistan, è partita per l’Europa. È inutile che la cercate…”: queste sarebbero state le prime parole dette alla polizia da Shabbar Abbas per proteggere la moglie.