Il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha confermato, oggi, che la Casa Bianca tiene aperte le linee di comunicazione con Mosca per scongiurare la possibilità di una catastrofe nucleare legata alla crisi in Ucraina.
“Lo abbiamo fatto quando è stato necessario chiarire potenziali malintesi e cercare di ridurre i rischi e ridurre la possibilità di catastrofi come il potenziale uso di armi nucleari”, ha detto ieri Sullivan durante un evento all’Economic Club di New York dopo l’esclusiva del Wall Street Journal che aveva rivelato di colloqui tra il funzionario della Casa Bianca e i consiglieri per la sicurezza di Vladimir Putin.
Rudenko: “La Russia non sta negoziando con gli Usa sull’Ucraina”
Mosca, tuttavia, smentisce. “La Russia non sta negoziando con gli Stati Uniti sull’Ucraina” ha fatto sapere il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko commentando le parole del consigliere per la Sicurezza della Casa Bianca Sullivan.
Il vice di Lavrov ha affermato che Mosca non sta mettendo alcuna condizione preliminare alla ripresa dei negoziati con Kiev. I colloqui, ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa, non si sono interrotti per colpa della Russia che, al contrario, è sempre disponibile a negoziare con l’Ucraina.
Il vice ministro degli Esteri russo ha quindi spiegato che proseguono i colloqui per la creazione di una zona di sicurezza attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa nel sud dell’Ucraina.
“L’Ucraina – ha detto Rudenko – ha adottato una legge che le vieta di condurre negoziati pacifici con la Russia. Questa è una loro scelta. Abbiamo sempre dichiarato la nostra disponibilità a tali negoziati, che sono stati interrotti non per nostra colpa. Non ci sono precondizioni da parte nostra, fatta eccezione per la condizione principale: che l’Ucraina mostri buona volontà”.
Podolyak: “Nessuno può costringere l’Ucraina a negoziare con la Russia”
“Nessuno può costringere l’Ucraina a negoziare con la Russia”, nemmeno gli Stati Uniti, ha affermato a Radio Liberty, invece, il consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak.
Podolyak, tuttavia, non ha smentito quanto scrivono il Washington Post e il Wall Street Journal secondo cui la Casa Bianca starebbe cercando di convincere le autorità ucraine a negoziare con quelle russe per prevenire una escalation nucleare.
“È impossibile costringere l’Ucraina a negoziati che non esistono. Perché, e questo è molto importante da capire, la Russia non offre alcun negoziato e non lo ha mai offerto”, ha detto il consigliere di Zelensky, sottolineando che Mosca ha proposto solo “ultimatum, fin dall’inizio”.
Rispetto al ruolo degli Stati Uniti, Podolyak ha aggiunto che “non c’è coercizione” da parte loro, “stanno comunicando con l’Ucraina come hanno sempre fatto, è tutto molto trasparente”. “Nessuno sta costringendo l’Ucraina a un processo negoziale non redditizio, o meglio, ad accettare l’ultimatum della Russia. Questo è molto importante da capire”, ha aggiunto il consigliere della presidenza ucraina.
Podolyak ricordato, inoltre, che la posizione di Zelensky sulla disponibilità a negoziare, che prevede che “la Russia ritira le sue truppe e le sposti nei confini internazionalmente riconosciuti della Federazione Russa” e che “smetta di attaccare il territorio dell’Ucraina dal suo territorio”. Solo dopo Kiev si siederà al tavolo delle trattative, ha ribadito.