Mentre vengono conteggiate le schede elettorali alle elezioni della Knesset in Israele, tutti i segnali indicano una clamorosa vittoria per il leader dell’opposizione Benjamin Netanyahu e il suo blocco di partiti di destra, estrema destra e religiosi.
Clamorosa vittoria in Israele per il leader dell’opposizione Benjamin Netanyahu e il suo blocco di partiti di destra, estrema destra e religiosi
Un risultato che avrebbe posto fine a una crisi politica che ha visto cinque elezioni generali tenutesi in meno di quattro anni. Con circa l’86 per cento dei voti contati, si prevede che il blocco dei partiti fedeli a Netanyahu ottenga 65 seggi alla Knesset su 120 seggi, quindi maggioranza capiente.
La coalizione che si preannuncia come la prossima di Israele è composta dal partito Likud di Netanyahu, dai partiti ultra-ortodossi Shas e dai partiti del giudaismo della Torah unita e dal partito di estrema destra del sionismo religioso guidato da Bezalel Smotrich, che include la fazione Otzma Yehudit dell’estremista Itamar Ben Gvir.
L’ultranazionalista populista Ben Gvir è considerato la più grande star delle elezioni, essendo passato dalla guida di un partito marginale a leader popolare in un partito che rappresenta circa il 10% degli elettori israeliani all’ elezioni della Knesset.
I critici avvertono che Netanyahu potrebbe cedere il potere a ultranazionalisti come Ben Gvir e il suo partner politico Bezalal Smotrich, che potrebbero privare i cittadini arabi dei diritti, approvare una legislazione che eliminerà i guai legali di Netanyahu.