L’economia italiana registrerà una crescita zero nel 2023, dopo un’espansione attesa del 2,7% quest’anno. La stima di Moody’s è contenuta nel Rapporto con cui l’agenzia di rating abbassa a negativo l’outlook delle banche Italiane indicando esplicitamente un “rischio stagflazione” per il nostro Paese.
L’economia italiana, secondo le stime contenute nel report di Moody’s sulle banche, registrerà una crescita zero nel 2023
“Prevediamo che la crescita del PIL italiano scenderà allo 0% nel 2023 rispetto al 2,7% previsto per il 2022, colpita dall’impatto del conflitto militare in Ucraina, della crisi energetica e dell’alta inflazione” scrive Moody’s nel report in cui rivede a negativo l’outlook del settore bancario italiano
Moody’s rileva che che “l’aumento dei prezzi inciderà sull’affidabilità creditizia delle piccole imprese e delle famiglie, creando nuovi problemi di prestiti”. Inoltre l’indebolimento dell’attività creditizia dovuto al rallentamento dell’economia, l’aumento degli accantonamenti per perdite su crediti e l’incremento dei costi operativi, nonché il rimborso del programma ultra-economico TLTRO2 della Banca Centrale Europea (Bce) annulleranno in parte i benefici dell’aumento dei rendimenti dei prestiti con l’aumento dei tassi di interesse”.
“Prevediamo che i coefficienti patrimoniali delle banche italiane assorbiranno i rischi crescenti e rimarranno sostanzialmente solidi. Le misure governative per alleviare la pressione sulle imprese e sulle famiglie causata dall’aumento dei costi dell’energia saranno di aiuto anche per il settore bancario”, conclude l’agenzia di rating Moody’s.