La Russia torna a minacciare l’uso dell’arma nucleare, in caso Kiev volesse riconquistare i territori annessi da Mosca. L’avvertimento, via Telegram, arriva, ancora una volta, dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev.
Dmitri Medvedev è tornato a minacciare l’Occidente: “Mosca se necessario userà anche le armi nucleari per difendere le regioni annesse”
Ieri Medvedev, che già in passato aveva più volte paventato l’uso delle armi nucleari contro Kiev, ha ammonito che se l’Occidente vuole che sia l’Ucraina a vincere la guerra e se l’obiettivo degli ucraini è riprendere tutti i territori che in precedenza le appartenevano e quindi “strapparli alla Russia, minacciandone l’esistenza come Stato” questo farebbe scattare “la clausola 19 dei Fondamenti della politica statale della Federazione russa in campo di deterrenza nucleare”.
“Non è questa una diretta provocazione di una guerra mondiale con l’uso di armi nucleari?”, ha chiesto l’ex presidente Medvedev, sottolineando quindi che appoggiando Kiev “l’Occidente sta provocando una guerra globale”. “Solo la vittoria della Russia è garanzia di pace”, ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo.
“Per i Paesi occidentali non si può permettere alla Russia di vincere la guerra. Cosa significa veramente? Se non vince la Russia – si legge nel messaggio pubblica su Telegram da Dmitri Medvedev -, allora, a quanto pare, vince l’Ucraina. Ma l’obiettivo di Kiev è riavere tutti i territori che in precedenza gli appartenevano. Questa è una minaccia all’esistenza del nostro Stato e al crollo della Russia di oggi. Questa è una ragione diretta per l’applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare”.
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