La dote iniziale da cui parte la legge di bilancio è una cifra compresa tra 10 e 21 miliardi. Ma qualunque sarà il valore finale della manovra è certo che la fetta più consistente, i tre quarti delle risorse, sarà destinata al pacchetto di aiuti per aiutare famiglie e imprese sul fronte del caro-bollette.
Il nuovo decreto energia del Governo contenente altri aiuti contro il caro-bollette è atteso solo per metà novembre
Ma già i primi aiuti contro il caro-bollette dovrebbero arrivare con un decreto, proposto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (nella foto), che quasi sicuramente conterrà la proroga a dicembre dei crediti di imposta per le imprese energivore e dello sconto benzina e forse una replica del bonus da 150 euro già concesso a novembre, oppure l’introduzione di uno scudo di sei mesi per la morosità incolpevole per chi non riuscirà a pagare le bollette. Il lavoro è ancora in fieri, ma si punta a chiudere entro la metà di novembre.
I tre quarti delle risorse della manovra, fanno sapere fonti del governo, andranno al pacchetto energia, il resto alle altre misure. Si lavora sul cuneo (sicuro che si dia continuità al taglio di 2 punti) e sulle pensioni (c’è da evitare lo scalone della Fornero al primo gennaio); per accrescere il reddito disponibile delle famiglie, si studia una estensione dei beni primari con l’Iva ridotta al 5%, che potrebbe comprendere i prodotti per l’infanzia come indica il programma di Fratelli d’Italia.
Quasi certa una modifica della norma sugli extraprofitti, per la quale si studiano due correttivi: modificare la base imponibile oppure alzare la percentuale (ora al 25%) del prelievo. In arrivo anche l’innalzamento del tetto al contante (dagli attuali 2mila euro si punta ad arrivare a 5mila).