Alessio Bossis è stato ucciso da due killer in un agguato a Volla, in provincia di Napoli. Aveva 22 anni ma era considerato nell’ambiente criminale già un boss emergente. Era sottoposto fino a qualche giorno fa a sorveglianza speciale.
Alessio Bossis, chi era il 22enne scarcerato e poi ucciso dal clan a Volla
Alessio Bossis aveva solo 22 anni e la sua vita è finita per sempre per mano della criminalità organizzata. Nella notte è arrivata la condanna a morte con l’agguato di due killer a Volla, in provincia di Napoli. Almeno sette i colpi esplosi con le indagini portate avanti dal nucleo investigativo di Torre Annunziata, indagini in corso. Nonostante fosse molto giovane, era considerato un boss emergente del clan De Luca Bossa-Minichini che, nel quartiere di Napoli di Ponticelli, si contende lo spazio criminale con i De Micco. Secondo alcune informazioni, nell’agguato avrebbe svolto un ruolo anche una ragazza minorenne, fidanzata del 22nne ucciso a Volla, che dal PM Nicola Ciccarelli era stata definita “ una pasionaria criminale in erba”.
Era coinvolto in una “stesa”
Il 22enne era uno dei due giovani condannati (l’altro è Carmine Pecoraro) per la “stesa” in piazza Trieste e Trento nel marzo 2019. A seguito di questo evento fu arrestato e fino all’altro giorno era sottoposto a sorveglianza speciale. La famosa stesa era nata a seguito di un litigio avvenuto giorni prima in discoteca tra gruppi di Ponticelli vicini ai clan Minichini e De Luca Bossa e affiliati alla cosca Mariano dei Quartieri Spagnoli nel quale aveva avuto la peggio proprio Alessio Bossis.