La cultura come cura è il tema che aggrega i progetti che parleranno di salute, fragilità, resilienza, solidarietà e inclusione sociale in occasione di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura italiana 2023” la cui inaugurazione è prevista per il 20 gennaio 2023.
L’investimento
Oltre 90 progetti finanziati per 3,5 milioni di euro da Fondazione Cariplo insieme alle Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia per la promozione culturale delle realtà locali. Per il triennio 2021-2023 i due Comuni hanno programmato investimenti per 158 milioni di euro per interventi infrastrutturali per l’accoglienza e la sostenibilità.
Sono stati avviati percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per nuovi modelli di turismo sostenibile e per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, tra cui un percorso pedonale – la “Via delle due sorelle” – e una ciclovia di 75 km che collegherà i percorsi Unesco presenti nelle due città, 800 beni di interesse storico-culturale e 3 parchi regionali.
Le due città, secondo il recente studio “Io sono Cultura 2022” di Fondazione Symbola e Unioncamere presentato nei giorni scorsi a Milano, sono insieme il quarto polo italiano culturale per valore aggiunto e occupazione. Dal 2005 Symbola cerca di raccontare aziende e istituzioni che migliorano il paese e il report “Io sono Cultura” giunto quest’anno alla sua 12ma edizione analizza l’evoluzione della filiera in termini di produzione della ricchezza e creazione di posti di lavoro.
La capitale della cultura con più di 23 miliardi di euro e 343 mila addetti permette di collocare la Lombardia ai vertici del patrimonio culturale italiano: il settore cultura per le due città insieme sviluppa 3 miliardi e 256 di euro di valore aggiunto (3,7 % del totale sviluppato nel nostro paese) con 55.700 persone occupate nel settore (3,8 % del totale nazionale).
“Bergamo e Brescia capitale della cultura ci aiutano a capire meglio il loro ruolo in Italia” commenta Ermete Realacci, presidente della fondazione Symbola. “Creatività e bellezza sono la chiave di volta del nostro soft power in molti settori e le due città possono essere protagoniste del nuovo Bauhaus fortemente voluto dalla Commissione europea per accompagnare ed orientare la transizione verde”.