Washington è sempre più determinata a contrastare la campagna di disinformazione lanciata da Mosca sulla guerra in Ucraina: per questo motivo, l’ambasciata Usa a Roma ha postato sul suo account Twitter ufficiale una lista di “bugie del Cremlino” sugli attacchi nel Paese, contrapponendola a una lista di “fatti” realmente legati al conflitto.
La lotta di Washington alla campagna di disinformazione di Mosca
Continua la guerra in Ucraina e continuano pure le bugie della Russia sul procedere dell’operazione militare speciale avviata lo scorso 24 febbraio. Mentre in Italia è scoppiato il caso degli audio di Silvio Berlusconi che ha raccontato una versione alternativa del conflitto in cui Vladimir Putin sarebbe stato “costretto” a “inventare” l’invasione per soccorrere gli ucraini che imploravano aiuto contro gli attacchi perpetrati nel Donbass da Volodymyr Zelensky, gli Stati Uniti si stanno impegnando a smentire le menzogne di Mosca.
Sulla pagina Twitter ufficiale dell’ambasciata americana a Roma, infatti, è stato postato un checking volto a contrastare la campagna di disinformazione messa in atto dalla Federazione russa sin dagli albori della guerra scoppiata nel cuore dell’Europa.
I terribili attacchi della Russia contro una serie di obiettivi civili in tutta l’Ucraina sono stati accompagnati da un’ondata di #disinformazione online volta a intimidire e terrorizzare ulteriormente il popolo ucraino. #DontBeDeceived #StandWithUkraine pic.twitter.com/eZmYnCFwYp
— Ambasciata U.S.A. (@AmbasciataUSA) October 19, 2022
“I terribili attacchi della Russia contro una serie di obiettivi civili in tutta l’Ucraina sono stati accompagnati da un’ondata di disinformazione o volta a intimidire e terrorizzare ulteriormente il popolo ucraino”, si legge nel tweet condiviso nella giornata di mercoledì 19 ottobre. Il post è stato completato con due hashtag: #DontBeDeceived, “non lasciarti ingannare”, e #StandWithUkraine, “stai con l’Ucraina”.
L’ambasciata Usa smentisce “le bugie del Cremlino” con i “fatti” della guerra in Ucraina
Insieme ai due hashtag, l’ambasciata americana con sede a Roma ha diffuso anche uno schema riepilogativo intitolato “Attacchi all’Ucraina” che mostra due liste in contrapposizione tra loro. In rosso, sulla lista che occupa la metà sinistra dell’immagine, campeggia la scritta “le bugie del Cremlino” mentre, all’apice della lista dettagliata nella metà destra, si legge la parola “fatti” riportata in verde. Già i colori usati suggeriscono in modo lampate cosa sia “vero” e cosa sia “falso”, rimandando a un simbolismo radicato nella società in contesto internazionale.
La prima voce della lista “le bugie del Cremlino” riporta la notizia: “Volodymyr Zelensky è stato evacuato in Polonia”. Nei “fatti”, invece, si legge che “il presidente ucraino ha registrato un videomessaggio dalla War Room del suo ufficia di via Bankova, lunedì alle 11:02 (ora locale)”.
Ancora, la Russia ha asserito che “l’offensiva è iniziata dal territorio bielorusso” e che “Mosca non ha preso di mira infrastrutture civili” durante gli attacchi ordinati contro l’Ucraina. Entrambe le indicazioni sono false in quanto, al momento attuale, “la situazione al confine con la Bielorussia rimane invariata” ed è stato appurato che “la Russia sta attaccando le infrastrutture civili dell’Ucraina e le strutture Governative”.
Tra le bugie del Cremlino, viene citato anche che “la Russia sta rispondendo all’attacco contro il ponte di Crimea, uccidendo i terroristi responsabili dell’attacco” ma la verità, come segnalato dall’ambasciata americana, è che si contano “almeno 14 morti e 95 feriti” causati dai raid russi e che “un parco giochi per bambini figura tra gli obiettivi della Russia”.
Infine, Mosca ha comunicato in via ufficiale che “è iniziata l’evacuazione di massa delle ambasciate straniere in Ucraina” ma Washington ha smentito la notizia, garantendo che “nessuna evacuazione di massa” ha travolto il Paese.