L’Onu ha condannato i referendum farsa organizzati dalla Russia in Ucraina che hanno determinato l’annessione di quattro territori sotto il controllo di Kiev a Mosca. Pertanto, L’Assemblea generale ha adottato una risoluzione contro l’operato del Cremlino.
L’Assemblea generale adotta la risoluzione contro l’annessione dei territori occupati: la Cina si astiene
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato con una larga maggioranza una risoluzione che condanna i “referendum illegali” organizzati dalla Russia in quattro regioni ucraine e la conseguente annessione degli stessi annunciata dal Cremlino. Per il presidente americano Joe Biden, la decisione dell’Onu invia un “messaggio chiaro” a Mosca.
I voti favorevoli alla risoluzione sono stati 143, 5 le Nazioni contrarie e 35 quelle che hanno preferito astenersi. Tra gli astenuti, figurano Cina, India, Pakistan e Sud Africa.
The principles of the #UNCharter stand strong while Russia is more isolated than ever.
143 countries at the @UN have condemned Russia’s sham referenda and the illegal seizure of Ukrainian land.
We #StandWithUkraine pic.twitter.com/zacXzvsqO0
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) October 13, 2022
La votazione è stata commentata dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha dichiarato: “Aumenteremo il nostro sostegno all’Ucraina, in particolare sul fronte dei sistemi antiaerei e antimissilistici. Il voto di ieri all’Onu è un chiaro segnale della comunità internazionale: il presidente Vladimir Putin dovrebbe rivedere le sue azioni”.
L’Onu condanna i referendum farsa della Russia in Ucraina
La risoluzione adottata dall’Assemblea generale “condanna l’organizzazione da parte della Federazione russa dei cosiddetti referendum all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina” e “il tentativo di annessione illegale” che il presidente russo Vladimir Putin ha ufficializzato nel mese di settembre. Pertanto, l’Onu ha chiesto a tutte le Nazioni e alle agenzie internazionali di non riconoscere alcun tipo di cambiamento rispetto alle quattro regioni ucraine rivendicate dal Cremlino e ha sollecitato Mosca a “revocare immediatamente e incondizionatamente” le sue decisioni.
Biden sulla condanna dei referendum farsa da parte dell’Onu
A proposito della risoluzione, Biden ha rimarcato che la Russia “non può cancellare uno Stato sovrano dalle mappe”. “Attaccando i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, la Russia sta strappando le basi stesse della pace e della sicurezza internazionale“, ha aggiunto il presidente americano.
“La posta in gioco di questo conflitto è chiara a tutti e il mondo ha inviato un messaggio chiaro in risposta”, ha detto invece l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield. “Il mondo non tollererà che ci si impossessi della terra di un vicino con la forza”.
E ha aggiunto: “Oggi è la Russia che invade l’Ucraina. Ma domani potrebbe essere un’altra nazione il cui territorio è violato. Potreste essere voi. Potreste essere i prossimi”.
Washington, intanto, sta tentando di convincere il Sudafrica e soprattutto l’India, tra i maggiori partner statunitensi che però intrattiene una relazione storicamente intensa con Mosca e che ha scelto di astenersi durante il voto della risoluzione, ad assumere chiaramente una posizione contro la Russia di Putin.