Per carità: nessuno qui si sognerebbe mai di sostituire il voto così come oggi lo concepiamo con un’ipotetica elezione nel Metaverso. Certo è, però, che conoscere il sentore e gli umori politici, sociali e culturali di chi “mastica” digitale e si approccia a una realtà con cui inevitabilmente nei prossimi decenni (se non prima) dovremo confrontarci, è senz’altra utile. Per gli osservatori e, ancor di più, per i partiti politici.
Nella fantascientifica ipotesi di elezioni svolte nel Metaverso, quella del Pd sarebbe stata una colossale Caporetto, col M5S in risalita
È per tutte queste ragioni che è decisamente curioso prendere atto che nella fantascientifica ipotesi di elezioni svolte nel metaverso, quella del Pd sarebbe stata una colossale Caporetto, col M5S in risalita (e in sorpasso sui dem). E con la coalizioni di centrodestra, infine, vincitrice anche in questo caso.
I dati emergono dall’interessante studio – e il primo di questo genere in Italia – condotto da Lab21.01, il cui direttore scientifico è Roberto Baldassari, e presentato al Festival del Metaverso organizzato dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI) tenutosi alle Officine Grandi Riparazioni (Ogr) Torino.
Lab21.01 ha effettuato una ricerca intervistando un campione di italiani maggiorenni tramite l’effettuazione di 1.200 interviste (telefoniche e via web) per analizzare il rapporto che intercorre tra gli italiani e il metaverso con particolare attenzione al rapporto tra i giovani l’innovazione e il nuovo mutevole scenario del metaverso. La ricerca è stata articolata in tre macro-aree: giovani e metaverso; metaverso e società; e il voto nel metaverso.
Ed è proprio su questo aspetto che emergono dati a dir poco interessanti. A pochi giorni dalla tornata elettorale del 25 settembre quale sarebbe stato l’esito delle elezioni se si fossero tenute nel metaverso? Questa è la domanda che ci si è posti. E per la prima volta in Italia la ricerca effettuata da Lab21.01 ha risposto a questa domanda. Non poche le risultanze emerse dalle analisi dei flussi elettorali.
Partiamo col dire che la coalizione di centrodestra, formata da Fratelli D’Italia (unico partito che fa registrare un incremento nel metaverso), Lega, Forza Italia, Noi moderati, si ferma a 1,6% dalla soglia del 40% staccando di oltre 10 punti la coalizione del centrosinistra. Insomma, debacle non solo nel reale ma anche nel virtuale.
All’interno della coalizione di centrosinistra, però, lo studio registra tendenze diverse rispetto all’effettivo voto del 25 settembre scorso. Il Partito democratico nel metaverso perde quasi 5 punti percentuali fermandosi a un risicato 14,8% delle preferenze. Crescono sensibilmente invece +Europa (+3,6%) e l’alleanza Verdi – Sinistra (+ 2,1). Con il segno più anche il partito “Impegno civico” di Luigi Di Maio che nel metaverso raddoppia la quota di consensi (1,2%). Poco male considerando che anche nel virtuale l’attuale ministro degli Esteri sarebbe rimasto fuori dal Parlamento.
C’è da dire, ancora, la coppia Carlo Calenda e Matteo Renzi avrebbe ottenuto un buon piazzamento dato che nel metaverso avrebbero superato quota 10% (+ 3,8% rispetto al risultato raggiunto alle elezioni politiche del 25 settembre 2022).
I Cinque Stelle sorpassano Letta e il Pd
Infine, c’è come detto il Movimento cinque stelle di Giuseppe Conte che sarebbe ipoteticamente arrivato al 16,1% delle preferenze facendo così registrare un incremento di quasi un punto percentuale rispetto al verdetto ufficiale delle urne (+0,7%).
Il dato non è di poco conto: non solo il M5S avrebbe “battuto” la coalizione del centrosinistra, ma si sarebbe attestato come secondo partito dietro solo Fratelli d’Italia. Come d’altronde pare stia accadendo anche nella realtà. Il virtuale sa essere premonitore.