Crimea, un ponte è andato in fiamme a causa di una grande e pericolosa esplosione. Dopo l’attacco, Kiev ha rivendicato l’accaduto con Mosca che ha risposto a parole in modo molto duro, affermando, inoltre, che ci saranno conseguenze.
Crimea, un ponte in fiamme a causa di un camion bomba
Questa mattina il ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Crimea alla Russia, è stato fatto esplodere. L’incendio che si è sviluppato sul ponte è stato la conseguenza di un chiaro attacco ed è stato provocato dall’esplosione di un camion-bomba che ha a sua volta innescato le fiamme sulle cisterne piene di carburante che transitavano sulla parte ferroviaria del ponte.
“L’incrociatore Moskva e il ponte di Kerch – due noti simboli del potere russo nella Crimea ucraina – sono stati abbattuti. Russi, quale sarà il prossimo nella lista?”: ha riportato così su Twitter il ministero della Difesa ucraino. Secondo il Comitato investigativo russo sono tre le persone rimaste uccise nell’esplosione. “Secondo i dati preliminari, tre persone sono morte”, hanno annunciato gli investigatori, “sono presumibilmente i passeggeri di un’auto che era accanto al camion che e’ stato fatto saltare in aria”. “I cadaveri di due delle vittime, un uomo e una donna, sono già stati recuperati e si sta procedendo alla loro identificazione”, ha aggiunto il Comitato investigativo sul suo canale Telegram.
Kiev rivendica l’attacco
Un tweet di Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sembra essere una chiara rivendicazione di Kiev: “Crimea, il ponte, l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto“. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, ha postato su Twitter un video dell’incendio e, parallelamente, il video di Marilyn Monroe che intona ‘Buon compleanno’ al presidente Kennedy. Solo due parole nel post: “Buongiorno Ucraina!”.
Mosca ha risposto duramente, a voce, all’attacco attraverso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass. Putin “ha ricevuto i rapporti dal primo ministro Mikhail Mishutin, dal vice primo ministro Marat Khusnullin, dal ministro delle Emergenze Alexander Kurenkov e del ministro dei Trasporti Gennady Savelyev, così come dai capi delle forze dell’ordine”, ha affermato Peskov. “Il presidente ha ordinato al primo ministro di formare una commissione governativa per stabilire le cause dell’incidente e affrontarne rapidamente le conseguenze. La commissione comprenderà anche i capi della Regione di Krasnodar e della Crimea, oltre a funzionari della Guardia Nazionale, del Servizio di Sicurezza Federale e del ministero degli Interni”. Il Comitato investigativo russo ha inoltre aperto un procedimento penale.