Se Fabio Tuiach, l’ex consigliere comunale della Lega a Triste, pensava di farla franca dopo le indicibili offese alla comunità Lbtqi+ allora è rimasto deluso. Già perché, accusato di diffamazione per un post choc pubblicato sui social network, ieri è stato condannato a due anni di reclusione dal gup di Trieste.
Il giudice, oltre alla condanna, ha imposto a Tuiach il pagamento di un risarcimento nei confronti dell’associazione milanese “I Sentinelli” che si era costituita parte civile nel processo per gli insulti omofobi.
Il post sui social con gli insulti omofobi
La vicenda, portata all’attenzione dei magistrati proprio dall’associazione lombarda, risale a febbraio 2021 quando Tuiach, sul social network Vkontakte – ossia un clone russo di Facebook -, ha pensato bene di dire la sua in merito alla brutale aggressione subita pochi giorni prima da un attivista Lgbtqi+ a Repen in provincia di Trieste.
“Un esponente Lgbt è stato picchiato e scoppia il caso omofobia a Trieste, siamo in campagna elettorale e succede ogni volta ma forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina” è l’esordio del post incriminato.
“Grande solidarietà da parte di tutte le forze politiche ma ricordiamoci che in più di un terzo dei paesi al mondo non esiste il problema omofobia perché per i gay c’è il carcere o la pena di morte” insiste prima di concludere: “Noi avevamo il rogo un tempo, mentre in Russia c’è la legge anti-gay come in tutto l’Est e per questo loro non accolgono palestrati che fuggono da paesi omofobi”.