Una violenta ondata di maltempo è in arrivo al Centro e al Sud Italia: la Protezione Civile ha emanato un’allerta meteo in dodici regioni del Paese a causa dell’elevato rischio idrogeologico che sta per abbattersi su buona parte del territorio nazionale.
Violenta ondata di maltempo in arrivo al Centro e al Sud Italia
Massima allerta a Roma e non solo per i violenti nubifragi che si abbatteranno sull’Italia centromeridionale nelle giornate di giovedì 29 e venerdì 30 settembre. È il monito della Protezione Civile che reputa a rischio dodici regioni italiane incluso, appunto, il Lazio.
Un’allerta meteo arancione riguarda la Sardegna mentre Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Marche, Sicilia, Sardegna e alcuni settori del Friuli-Venezia Giulia, della Basilicata e della Calabria sono in giallo. Anche la Campania, in un primo momento, era stata inclusa tra le regioni in allerta meteo gialla ma il livello è stato poi innalzato al colore arancione.
Nelle prossime ore, si verificherà il passaggio di un flusso sud-occidentale umido e instabile sull’Italia. Il fenomeno meteorologico provocherà un graduale ma sostanziale peggioramento delle condizioni climatiche nel Paese, soprattutto nella giornata di venerdì 30. Nelle regioni del Centro e del Sud, si assisterà a potenti temporali che causeranno problemi alla popolazione, allagamenti e non si escludono danni strutturali.
Stando alle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni metereologiche avverse, in accordo con le regioni coinvolte.
Allerta meteo in dodici regioni: aumenta il rischio idrogeologico dal Lazio alla Campania
Non c’è tregua, quindi, per l’Italia afflitta dalle drammatiche conseguenza del cambiamento climatico. Come riportato anche nella sintesi nazionale redatta dalla Protezione Civile, i fenomeni meteo che impatteranno su numerose aree del Paese provocheranno serie criticità idrogeologiche e idrauliche. Ad accompagnare i nubifragi, saranno anche una frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e grandinate locali. La neve, invece, è attesa sul versante alpino.
Con l’esasperarsi del rischio idrogeologico, che insieme alla siccità rappresentano le due facce della stessa medaglia nell’ambito della crisi climatica, aumentano le possibilità che nelle regioni interessate dall’allerta meteo possano verificarsi frane, colate rapide di fango, esondazioni, allagamenti, innalzamento dei livelli isometrici dei corsi d’acqua, instabilità di versante e caduta di massi. La Protezione Civile ha anche invitato la popolazione a non sostate ai piani bassi degli edifici e negli scantinati e non usare i sottopassi privilegiando i piani più alti dei palazzi.
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