Secondo la Guardia Costiera svedese sono quattro le perdite di gas scoperte dopo le esplosioni delle linee del gasdotto Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. Due di queste quattro perdite, secondo il sismologo Bjoern Lundl, si trovano nella zona economica svedese. I quotidiani svedesi non escludono che possa essersi verificata una terza detonazione.
Sarebbero quattro le perdite di gas scoperte dopo le esplosioni delle linee del gasdotto Nord Stream 1 e 2 nel mare svedese
La guardia costiera svedese non è stata in grado di spiegare perché la segnalazione di questa nuova perdita sia avvenuta in ritardo. Ma le due perdite sul lato svedese sono nella stessa zona, è stato spiegato. “La distanza è qualcosa di soggettivo, ma sono vicine”, ha detto il funzionario della guardia costiera, Jenny Larsson.
Finora la Svezia aveva segnalato una perdita sul Nord Stream 1 a Nord-est dell’isola di Bornholm. La Danimarca ha confermato la presenza di una perdita sul Nord Stream 2 a sud-est dell’isola e di un’altra a Nord-est sul Nord Stream 1. Le grandi perdite stanno causando notevoli bolle marine di centinaia di metri in superficie, rendendo per il momento impossibile l’ispezione delle strutture.
Mosca: “È possibile riparare il gasdotto Nord Stream ma ci vorranno almeno sei mesi o un anno”
Il responsabile della commissione Energia della Duma russa e presidente Russian Gas Society, Pavel Zavalny, ha affermato che è possibile riparare il gasdotto Nord Stream ma ci vorrà del tempo. “Non un mese o due ma almeno sei mesi o un anno” ha spiegato i funzionario russo.
Per la difesa britannica gli incidenti sono stati causati da un attacco premeditato con l’uso di esplosivi a distanza
SkyNews, citando una fonte del ministero della Difesa britannico, ha affermato che incidenti al gasdotto Nord Stream sono stati probabilmente causati da un attacco premeditato con l’uso di esplosivi a distanza. Secondo la fonte, qualsiasi mina potrebbe essere stata calata sui gasdotti, lasciata cadere sul lato di una barca o potrebbe essere stata posizionata accanto ai gasdotti con l’uso di droni subacquei, anche da mesi o anni. La stessa fonte citata dal network inglese non ha escluso la possibilità che dietro gli incidenti ci fosse la Russia, nonostante sia improbabile che la Russia utilizzi un sottomarino per piazzare gli esplosivi perché il Mar Baltico non è particolarmente profondo e un sottomarino non potrebbe farlo senza essere rilevato.
Nato: “Atti di sabotaggio deliberati, sconsiderati e irresponsabili”
“Il danneggiamento dei gasdotti Nordstream 1 e Nordstream 2 nelle acque internazionali del Mar Baltico desta profonda preoccupazione: tutte le informazioni attualmente disponibili indicano che si tratta del risultato di atti di sabotaggio deliberati, sconsiderati e irresponsabili”. Ha dichiarato la Nato in una nota, sottoscritta anche da Svezia e Finlandia.
Tra lunedì e martedì navi della Marina russa sono state avvistate in prossimità delle falle
Due funzionari dell’intelligence Ue, citati dalla Cnn, hanno osservato che lunedì e martedì navi di supporto della Marina russa sono state avvistate in prossimità delle falle nei gasdotti Nord Stream. Non è chiaro se le navi abbiano avuto a che fare con le esplosioni, hanno detto le fonti, ma è uno dei tanti fattori che gli investigatori esamineranno. La settimana scorsa sono stati osservati sottomarini russi non lontani da quelle zone, ha detto uno dei funzionari dell’intelligence.