Amatrice, crollo di una palazzina: a seguito del terremoto del 2016 si aprì un processo che coinvolgeva anche l’ex sindaco. Nella mattinata del 28 settembre, dopo 6 anni, tutti gli imputati sono stati assolti.
Amatrice, crollo di una palazzina durante il terremoto
Sono trascorsi sei anni dal terremoto che ha distrutto la comunità di Amatrice e solo oggi si conclude uno dei processi aperti sul crollo di una palazzina. In seguito al sisma del 24 agosto 2016, si aprì un processo per il crollo di una delle palazzine di piazza Augusto Sagnotti che causò 7 morti.
Gli imputati erano accusati dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il pm Lorenzo Francia, a conclusione del dibattimento, aveva chiesto 6 anni di reclusione per l’ingegner Ivo Carloni, 5 anni per i due funzionari del Genio civile, Valerio Lucarelli e Giovanni Conti, l’assoluzione per Pirozzi e per il funzionario del Genio civile, Scacchi. Salvatore, invece, è stato prosciolto per intervenuto decesso dell’imputato.
Assolti gli imputati compreso l’ex sindaco Pirozzi
L’ex sindaco di Amatrice, ora consigliere regionale del Lazio per la Lega, Sergio Pirozzi, è stato assolto questa mattina dal giudice del tribunale di Rieti, Carlo Sabatini, “perché il fatto non sussiste”. Assolti anche i restanti imputati: Ivo Carloni, Giovanni Conti, Maurizio Scacchi, Valerio Lucarelli e Gianfranco Salvatore.
“È stata fatta finalmente giustizia – ha commentato l’avvocato di Pirozzi, Mario Cicchetti – dopo 4 anni e mezzo di un attento dibattimento, nel corso del quale sono stati sottoposti al tribunale di Rieti tutti gli strumenti per poter decidere conformemente alla verità e si è giunti ad una sentenza giusta. Per l’ex sindaco Pirozzi, che tanto ha dato alla sua comunità, è certamente una bella notizia”.