Meloni e il programma elettorale: dopo la vittoria della leader di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche 2022, si inizia a parlare di temi e punti che hanno caratterizzato la campagna elettorale.
Meloni e il programma elettorale
Giorgia Meloni con il suo partito Fratelli d’Italia esce vittoriosa dall’elezioni politiche 2022. Le prime parole di commento dopo il voto sono state incentrate sulla responsabilità. “Questo è il tempo della responsabilità. Il governo sarà per tutti gli italiani”. Con oltre il 25% potrebbe diventare la prima premier donna nella storia della politica italiana. Il giorno dopo la Meloni su Twitter ribadisce la responsabilità affidata dagli elettori: “Gli italiani ci hanno affidato una responsabilità importante. Ora sarà nostro compito non deluderli e fare il massimo per restituire dignità e orgoglio alla Nazione”.
Quali saranno i punti cardine del nuovo governo targato Fratelli d’Italia
“Pronti a risollevare l’Italia” è il titolo del programma del partito di Giorgia Meloni con priorità che vanno dal fisco al Pnrr, dalla sanità all’energia. Nel programma di 40 pagine è prevista “l’immediata costituzione di un’unità di crisi su energia e caro bollette”, si punta ad aumentare gli “importi per l’assegno unico e universale” e a destinare maggiori risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari. “No a nuove tasse sulla prima casa e zero tasse sui primi 100mila euro per l’acquisto della prima casa”.
Uno dei primi temi che metterebbe d’accordo gli alleati del centrodestra è la revisione del PNRR, pensata come “un mirato aggiornamento che punti a destinare maggiori risorse all’approvvigionamento e alla sicurezza energetici, liberare l’Italia e l’Europa dalla dipendenza dal gas russo, e mettere al riparo la popolazione e il tessuto produttivo da razionamenti e aumenti dei prezzi”.
Sul piano del fisco, è previsto un “saldo e stralcio fino a 3mila euro per le persone in difficoltà e, per importi superiori, pagamento dell’intera imposta maggiorata del 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, e rateizzazione automatica in 10 anni”. Prevista quindi la riduzione delle tasse sul lavoro “attraverso il taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, a vantaggio di lavoratori e imprese“; l’abolizione del Reddito di cittadinanza “per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili”; “il ricalcolo, oltre un’elevata soglia, delle ‘pensioni d’oro’ che non corrispondono a contributi effettivamente versati”.
Nel capitolo dedicato alla “difesa della libertà e della dignità di ognuno” si promette un “contrasto alla censura arbitraria dei social network e garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione”, e la tutela della “vita umana fin dal suo inizio, la lotta ad ogni forma di maternità surrogata”.
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