L'Editoriale

È sparita la questione morale

Più ne arrestano e più li votano. In quest’Italia al contrario c’è una politica che non ha cancellato dal radar solo la mafia, ma direttamente l’onestà.

Più ne arrestano e più li votano. In quest’Italia al contrario c’è una politica che non ha cancellato dal radar solo la mafia, come avvertono diversi magistrati, ma direttamente l’onestà. Perciò la candidata di Fratelli d’Italia alla Regione siciliana finita ieri ai domiciliari, Barbara Mirabella, non ha scosso più di tanto il partito della Meloni.

Questione di abitudine – si dirà – visto che da quelle parti le grane con la Giustizia non mancano. Ma in realtà c’è di più. Alle ultime amministrative a Palermo, per capirci, un candidato di FdI finì in manette a due giorni dalle elezioni, come adesso, e questo non pesò niente sulle urne, dove vinsero le destre.

Dunque, non c’è più traccia di quell’indignazione che cinque anni fa portò migliaia di persone in piazza al grido di onestà-onestà. Anzi, beccarsi una condanna fa curriculum, com’è capitato a Salvo Pogliese, cioè il capo della Giunta comunale di Catania di cui proprio l’arrestata di ieri faceva parte, sospeso dalla carica di sindaco per la Legge Severino e quindi premiato con un seggio alla Camera.

Ora è chiaro che nessun politico, come qualunque cittadino, è colpevole di nulla fino a una sentenza definitiva, ma il fatto che si sia rimossa quella che un tempo chiamavamo la questione morale, è inquietante.

C’è la guerra e abbiamo tanto a cui pensare, d’accordo, ma una parte del Paese che ha perso ogni tensione sulla legalità, insieme a troppi leader di partito, costituisce un fenomeno che non va minimizzato. E per quanto possa fare la poca stampa indipendente, fortemente denunciato.