La Corte suprema russa, su richiesta di Roskomnadzor, l’ente di controllo sui media del Paese, ha deciso di revocare la licenza anche al sito di Novaya Gazeta, il giornale indipendente diretto dal Premio Nobel per la pace, Dmitry Muratov.
La Corte suprema russa, dopo la revoca della licenza che gli consentiva di stampare il quotidiano, ha bloccato anche il sito di Novaya Gazeta
Al quotidiano indipendente russo, lo scorso 5 settembre, era stata revocata anche la licenza che gli consentiva di stampare il giornale in formato cartaceo sul territorio russo. Ora la stessa redazione, che da mesi opera all’estero, ha reso noto che la revoca prevede anche lo stop all’edizione Internet entro i confini della Federazione russa.
Lo stesso ente statale russo per il controllo sui media, Roskomnadzor, secondo quanto riferito dalla portavoce dell’Ufficio per i diritti umani dell’Onu, Ravina Shamdasani, aveva revocato la licenza al giornale indipendente Novaya Gazeta sostenendo che il quotidiano avesse ripetutamente omesso di rispettare “i requisiti della legislazione sugli agenti stranieri”.
Novaya Gazeta, il 28 marzo scorso, era stata già costretta a sospendere le pubblicazioni dopo aver ricevuto un secondo avvertimento da Roskomnadzor. Il primo avviso era stato emesso il 22 marzo quando alla testata era stato contestato di non aver segnalato con il bollino “agente straniero” uno dei suoi articoli che l’ente regolatore aveva chiesto di modificare.
Roskomnadzor, il 26 luglio scorso, aveva poi chiesto al tribunale distrettuale di Basmanny la revoca del certificato di registrazione della casa editrice CJSC Novaya Gazeta. Richiesta che è stata accolta con il primo provvedimento del 5 settembre scorso. “Hanno ucciso il giornale” aveva scritto lo stesso quotidiano commentando la revoca della licenza di stampa.