Oltre sei miliardi di spesa per 5,3 milioni di famiglie con quasi 8,6 milioni di figli. L’assegno unico universale, misura a sostegno dei nuclei con minori, nei primi cinque mesi dall’avvio ha raggiunto buona parte della platea (in totale 7 milioni di famiglie per 11 milioni di figli) per un importo medio a nucleo di 233 euro e un importo medio a figlio di 145 euro.
L’assegno unico universale ha raggiunto buona parte della platea: 7 milioni di famiglie per 11 milioni di figli
L’Osservatorio Inps ricorda che i dati non tengono conto delle famiglie che hanno il Reddito di cittadinanza che saranno conteggiati successivamente. Circa il 46% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15 mila euro, con l’erogazione del massimo dell’assegno, mentre più del 20% dei figli appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee (o ne hanno uno che supera i 40 mila euro) e quindi a loro viene erogato l’importo minimo (50 euro al mese).
L’importo medio è stato di 145 euro per figlio. Al Sud mediamente le erogazioni più ricche
Fino a 15mila euro l’importo massimo per figlio è di 175 euro. Dal terzo figlio nel caso di Isee pari o inferiore a 15mila euro si ha una maggiorazione di 85 euro a figlio e 30 euro ulteriori a figlio si hanno se entrambi i genitori lavorano. Per il 2022 è prevista una spesa complessiva di 15,12 miliardi mentre per gli anni successivi si supereranno i 18 miliardi.
Si può chiedere per i figli fino a 21 anni purché frequentino la scuola superiore o un corso di laurea o siano in un percorso di formazione. Con riferimento ai pagamenti di luglio, sottolinea l’Inps, l’importo medio per figlio va da 50 euro per chi non presenta Isee o supera i 40 mila euro, a 194 euro per le classi di Isee fino a 15 mila euro. La concentrazione di importi più elevati è stata registrata al Sud, il minimo a Bolzano.