Una suora italiana, identificata come suor Maria De Coppi, è stata uccisa in un attacco terroristico in Mozambico. L’obiettivo degli attentatori, sulla base delle informazioni sinora diffuse, era l’intera comunità di missionarie comboniane che si trovano a Chipene, nella parte settentrionale dello Stato africano.
Suora italiana uccisa in un attacco terroristico in Mozambico
Guerra di religione in Mozambico. Nella città di Chipene situata a nord del Paese africano, è stato condotto un attentato terroristico contro una comunità di suore comboniane. Due sacerdoti friulani, don Lorenzo Vignandel e don Lorenzo Fabbro, sono sopravvissuti mentre una suora italiana originaria di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, è morta. La notizia è stata diffusa tramite Facebook dal Centro missionario Concordia-Pordenone che ha scritto: “Don Lorenzo e don Loris sono vivi. Ringraziamo Dio. I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto, è stata uccisa durante l’agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala”.
Dopo alcune ore di incertezza seguite all’attacco, quindi, è stata confermata l’identità della religiosa uccisa. Si tratta di Maria De Coppi. Nella missione, vivevano circa un’ottantina di ragazze e ragazzi e quattro suore.
Il comunicato diffuso nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7, poi, asseriva: “Le notizie riguardanti le sorelle lì presenti sono incerte e durante la notte non è stato possibile raggiungere il luogo per averne più precise. L’unica sorella con la quale abbiamo avuto contatto è suor Eleonora Reboldi, scappata in foresta con alcune ragazze… Siamo preoccupate per suor Angeles López Hernández e suor Maria De Coppi perché non siamo sicure come stiano”.
A stretto giro, poi, è giunta la funesta notizia della morte di suor Maria.
I jiadisti colpiscono una comunità di suore comboniane
In merito all’attentato terroristico, l’agenzia dei missionari Fides, ha riferito che la suor Maria sarebbe stata colpita a “bruciapelo” da un proiettile alla testa mentre stava tentando di raggiungere il dormitorio presso il quale si trovavano ancora alcune studentesse. Per il missionario comboniano padre Zanotelli, a compiere l’attacco “sono stati i jihadisti”.
La tesi è stata parzialmente confermata dall’arcivescovo di Nampula, mons. Inacio Saure, diocesi alla quale afferisce la missione di Chipene.
L’agenzia Fides ha precisato che “è molto probabile che siano stati terroristi islamici ad assalire la missione” e ha aggiunto che “le consorelle di suor Maria si sono messe in viaggio per raggiungere Chipene. Prelevare il suo corpo per seppellirlo in un’altra missione”.
Da tempo la provincia di Nampula, al pari di quella di Cabo Delgado, vive in balia dell’instabilità causata dalla presenza di gruppi terroristici legati allo Stato Islamico. Non a caso a Cabo Delgado si sono concentrate le operazioni dei militari del Rwanda e di altre nazioni al fine di supportare l’azione dei soldati mozambicani. A questo proposito, mons. Saure ha dichiarato: “In realtà, i gruppi jihadisti continuano ad operare anche a Cabo Delgado, ma nella nostra provincia gli assalti hanno costretto la popolazione a fuggire. Non sappiamo quante persone hanno cercato rifugio nella foresta. È un dramma terribile e ancora difficile da quantificare”.