L’ente statale russo per il controllo sui media, Roskomnadzor, ha revocato la licenza al giornale indipendente Novaya Gazeta, diretto dal Premio Nobel per la pace, Dmitry Muratov (nella foto). “Hanno ucciso il giornale” scrive lo stesso quotidiano commentando la revoca della licenza di stampa da parte di una Corte di Mosca.
Novaya Gazeta non potrà più stampare il suo giornale in Russia. L’Onu: “Ennesimo colpo all’indipendenza dei media russi”
Per l’Onu la revoca della licenza a Novaya Gazeta rappresenta un “nuovo colpo” all’indipendenza dei media russi. “La sentenza contro Novaya Gazeta – afferma la portavoce dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Ravina Shamdasani – è l’ennesimo colpo all’indipendenza dei media russi. Siamo profondamente preoccupati per la decisione del tribunale di Mosca di revocare la licenza di Novaya Gazeta, un rispettato quotidiano nazionale il cui caporedattore ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2021″.
La Corte ha ritenuto che il quotidiano avesse ripetutamente omesso di rispettare “i requisiti della legislazione sugli agenti stranieri”, afferma la portavoce dell’Ufficio per i diritti umani dell’Onu. Le attività dei media russi, ha aggiunto Shamdasani, “sono state ulteriormente compromesse dalle restrizioni legali e dall’aumento dei controlli statali imposti a seguito dell’attacco della Federazione Russa all’Ucraina”.
Il Roskomnadzor, il 26 luglio scorso, aveva chiesto al tribunale distrettuale di Basmanny la revoca della registrazione di Novaya Gazeta, richiesta che è stata accolta nei giorni scorsi dichiarando non più valida la licenza del quotidiano.
“Il tribunale ha soddisfatto la richiesta amministrativa di Roskomnadzor di revocare il certificato di registrazione dalla casa editrice CJSC Novaya Gazeta”, ha affermato un rappresentante del tribunale citato dall’agenzia Tass.
Novaya Gazeta, il 28 marzo scorso, era stata già costretta a sospendere le pubblicazioni dopo aver ricevuto un secondo avvertimento da Roskomnadzor. Il primo avviso era stato emesso il 22 marzo quando alla testata era stato contestato di non aver segnalato con il bollino “agente straniero” uno dei suoi articoli che l’ente regolatore aveva chiesto di modificare.
Il quotidiano diretto dal premier Nobel Dmitry Muratov ha aperto una redazione che lavora dall’Europa e solo online
Novaya Gazeta, da anni nel mirino del Cremlino, ha comunque aperto una redazione che lavora dall’Europa e solo online. Per lo stesso giornale lavorava anche Anna Politkovskaya, la giornalista uccisa il 7 ottobre 2006. Lo stesso Muratov, all’inizio dell’invasione ucraina, era stato attaccato da uno sconosciuto a bordo di un vagone del treno che lo stava portando da Mosca a Samara. L’aggressore gli aveva versato addosso vernice rossa e acetone, gridando: “Questo è per i nostri ragazzi”.