In un’intervista rilasciata a Libero, la deputata forzista Marta Fascina ha svelato la ricetta per porre fine alla guerra in Ucraina e ha riconosciuto al compagno Silvio Berlusconi il merito di aver posto fine alla Guerra Fredda.
Marta Fascina svela la ricetta per fermare il conflitto in Ucraina
Marta Fascina ha la soluzione per porre fine alla guerra in Ucraina. La compagna di Silvio Berlusconi, infatti, è convinta di avere la risposta giusta per la risoluzione del conflitto russo-ucraino. Quella stessa risposta che i potenti di tutto il mondo non sono ancora riusciti a escogitare, a distanza di oltre sei mesi dall’inizio dell’invasione.
La deputata di Forza Italia, rilasciando un’intervista a Libero, ha risposto a una domanda relativa alla possibile fine del conflitto. È a questo punto che ha esposto la sua ricetta, asserendo: “Mi occupo di Difesa e vi dico che il conflitto si può fermare – e ha aggiunto –. Il conflitto deve portare a un sussulto di responsabilità da parte di ogni protagonista. Putin e Zelensky dovrebbero arrivare a sedersi a un tavolo unitamente a soggetti mediatori come l’Italia”.
Ma nel momento in cui viene chiesto in che modo si dovrebbe attuare l’ambizioso progetto, la risposta si fa palesemente fumosa. “La diplomazia deve prevalere”, ha dichiarato con prontezza la Fascina. “Per scongiurare una catastrofe umanitaria, economica e geopolitica, bisogna assolutamente far prevalere la diplomazia”, ha concluso senza svelare la brillante intuizione che potrebbe portare Putin e Zelensky al tavolo delle trattative al fine di procedere al ritiro delle truppe russe dall’Ucraina.
Fascina riconosce a Berlusconi il merito di aver posto fine alla Guerra Fredda
Nel corso dell’intervista, poi, Fascina si è prodigata nella difesa del leader di Forza Italia, proponendo una carrellata degli innumerevoli successi politici di Berlusconi. La deputata forzista, infatti, ha affermato: “Mi risulta davvero difficile individuare un ordine di importanza tra gli innumerevoli successi ottenuti dal presidente Berlusconi nella sua veste di politico. Aumento delle pensioni minime, abolizione dell’Ici sulla prima casa, accordo Nato-Russia a Pratica di Mare, che ha posto di fatto fine alla guerra fredda, riduzione drastica dell’immigrazione clandestina attraverso accordi con i Paesi del Nord Africa, riduzione della pressione fiscale sotto il 40% (mentre oggi supera il 43%), divieto di fumo nei locali pubblici, abolizione della leva obbligatoria. Potrei continuare a lungo… Il nostro presidente ha raggiunto risultati, in tutti i campi nei quali si è cimentato, che nessun altro premier ha mai conseguito”.
Al Cavaliere, quindi, il grande merito di aver portato a compimento la Guerra Fredda, proponendo un’analisi alquanto alternativa e poco convenzionale della Storia del Novecento.
Il tradimento di Gelmini, Carfagna e Brunetta per Marta Fascina
Infine, la compagna di Berlusconi si è scagliata contro il tradimento di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna (oggi in Azione) e di Renato Brunetta. I tre volti storici di FI hanno lasciato il partito dopo il mancato voto di fiducia al Governo Draghi che ha causato inevitabilmente la fine dell’esecutivo e ha portato l’Italia alle elezioni anticipate.
A questo proposito, ha dichiarato: “Sono stata la prima firmataria, in questa legislatura, di una proposta di legge di revisione costituzionale finalizzata a impedire i cambi di casacca parlamentari. Chi è eletto sotto le insegne di un partito e poi, per ragioni più o meno comprensibili, decide di cambiare idea, deve avere il coraggio di dimettersi e di lasciare il Parlamento. Non è possibile assistere a fenomeni di transumanza che altro non fanno che ingrossare il solco che divide elettori ed eletti incidendo negativamente anche sulla fiducia nei confronti della politica”.
Rivolgendosi direttamente agli ex tre membri del partito, poi, ha aggiunto: “Mi lasci dire che i personaggi da lei richiamati hanno per anni ricevuto prebende e incarichi apicali nel partito e nelle istituzioni grazie al presidente Berlusconi e ciononostante, oltre all’incoerenza e al tradimento del patto elettorale, hanno manifestato anche una grave irriconoscenza umana e politica nei confronti di chi li ha politicamente creati. Queste persone oggi sono candidate con partiti guidati da ex segretari del Pd o europarlamentari eletti sotto le insegne del Pd. Dunque ogni voto dato loro è un voto regalato alla sinistra”.
L’intervista, poi, si chiude con un esplicito riferimento al programma di FI che ripropone sempre gli stessi identici temi che si ripetono da un trentennio. “Contro l’oppressione fiscale, l’oppressione giudiziaria, l’oppressione burocratica, mali atavici che affliggono la nostra società e che solo una forza moderata, equilibrata, riformista e liberale, atlantista ed europeista come la nostra può sanare”, ha detto.