Sciopero di Lufthansa venerdì 2 settembre: i piloti rimarranno a terra, secondo quanto annunciato dal sindacato di categoria. La compagnia aerea ha, quindi, confermato la cancellazione di 800 voli.
Sciopero di Lufthansa venerdì 2 settembre: più di 800 voli cancellati
Continuano le turbolenze nel settore del trasporto aereo. Nella giornata di venerdì 2 settembre, infatti, Lufthansa ha annunciato la cancellazione di oltre 800 voli a Francoforte e a Monaco di Baviera. Lo sciopero, in particolare, riguarda la categoria dei piloti che hanno deciso di rimanere a terra. La protesta si ripercuoterà inevitabilmente sui passeggeri: saranno circa 130 mila le persone a essere travolte dalle conseguenze dello sciopero.
La cancellazione dei voli è stata comunicata in modo ufficiale dalla compagnia aerea di bandiera tedesca che ha anche precisato che alcuni voli verranno cancellati anche nella giornata di giovedì 1° settembre e non si escludono cancellazioni nel fine settimana. Una simile decisione può avere conseguenze anche sulle coincidenze dei viaggiatori.
Nel diffondere la notizia, la compagnia aerea ha diramato un comunicato scrivendo: “Lufthansa sta lavorando alacremente per riportare le operazioni di volo alla normalità il prima possibile”.
I piloti restano a terra: la trattativa naufragata
Lufthansa aveva già riferito tramite una precedente comunicazione della rottura delle trattative con i piloti, “nonostante l’offerta di un aumento mensile di 900 euro del salario di base per i piloti di Lufthansa e Lufthansa Cardo”.
In particolare, secondo quanto rivelato dalla compagnia aerea, il sindacato della categoria chiedeva di incrementare i costi salariali di oltre il 40% per contrastare l’inflazione e anche l’approvazione di una nuova gamma salariale. In quest’ottica, i costi salariali aumenterebbero di circa 900 milioni rispetto agli attuali 2,2 miliardi di euro entro i prossimi due anni.
“Non capiamo lo sciopero indetto dal sindacato dei piloti. Il management ha fatto un’offerta molto buona e socialmente equilibrata, nonostante il continuo aggravio della crisi del Covid-19 e le incerte prospettive dell’economia globale. Questa escalation viene fatta alle spese di molte migliaia di clienti”, ha dichiarato il responsabile delle Risorse Umane di Lufthansa, Michael Niggerman, precisando che la compagnia “vuole una soluzione al tavolo del negoziato”.
Intanto, il 4 agosto, Lufthansa era riuscita a raggiungere un accordo con il personale di terra che ha ricevuto un aumento fisso mensile di 200 euro, retroattivo da luglio con un aumento del salario mensile del 2,5% dal primo gennaio 2023, per un importo minimo corrispondente a 125 euro e di un ulteriore 2,5% dal 1° luglio 2023.