L’amministrazione Biden, secondo quanto riferisce Politico, intende chiedere formalmente al Congresso di approvare una vendita di armi per 1,1 miliardi di dollari a Taiwan.
La Casa Bianca ha chiesto al Congresso di approvare forniture di armi a Taipei per 1,1 miliardi di dollari
Il pacchetto di forniture previsto dalla Casa Bianca comprende 60 missili antinave Agm-84L Harpoon Block II per 355 milioni e 100 missili aria-aria Aim-9X Block II Sidewinder per 85 milioni, oltre a 655,4 milioni per l’estensione di un contratto per la sorveglianza radar. I missili Sidewinder e Harpoon, hanno precisato le fonti citate da Politico, in passato erano stati già venduti dagli Usa a Taipei.
La notizia dell’intenzione di Biden di armare Taipei arriva mentre la Cina continua a inviare quotidianamente navi e portaerei nello Stretto di Taiwan, poche settimane dopo la visita della speaker della Camera americana, Nancy Pelosi.
La reazione della Cina: “Gli Stati Uniti devono interrompere immediatamente la vendita di armi a Taiwan”
Secondo quanto ha riferito l’agenzia russa Tass, il portavoce della ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, ha detto che gli Stati Uniti devono smettere di vendere armi a Taiwan poiché qualsiasi contatto militare con l’isola viola il principio di “una sola Cina”.
“Gli Stati Uniti – ha detto Liu – devono interrompere immediatamente la vendita di armi a Taiwan e i contatti militari con Taiwan. Devono smettere di creare fattori che potrebbero portare a tensioni nello Stretto di Taiwan, e dovrebbero dar seguito alla dichiarazione del governo Usa di non sostenere l'”indipendenza di Taiwan””.
Il 28 agosto gli Usa hanno annunciato che alcune navi da guerra americane hanno attraversato lo Stretto di Taiwan. Poco dopo aver appreso la notizia, l’esercito cinese ha prontamente dichiarato lo stato di “massima allerta”.