Draghi al Meeting di Rimini: il premier è stato accolto da applausi e parole di stime dai presenti. Ha parlato per circa un’ora, soffermandosi in particolare sulle elezioni del prossimo 25 settembre, invitando tutti ad andare a votare.
Draghi al Meeting di Rimini tra appalusi e standing ovation
Il premier Mario Draghi ha parlato per quasi un’ora la Meeting di Rimini. Ad accoglierlo c’erano il presidente del Meeting Berhard Scholz, il sindaco di Rimini Sadegholvaad e il prefetto di Rimini Forlenza. Ma ad attenderlo ci sono stati anche lunghi applausi dei presenti e le parole di stima: “Grazie Mario, viva Drgahi“. Tanti, poi, i temi trattati: dall’emergenza del gas alla crisi climatica, dalla guerra in Ucraina al collocamento del nostro Paese nell’Unione europea. E poi le sfide contro il Covid, la campagna vaccinale, le sottolineature contro chi spinge al «protezionismo e all’isolazionismo».
Le sue parole in vista delle elezioni
“L’Italia è un grande paese che ha tutto quel che serve per affrontare le difficoltà. Tra poche settimane gli italiani sceglieranno il nuovo parlamento. Vi invito tutti ad andare a votare”, sono state le parole del premier in vista delle elezioni del 25 settembre. Il premier, poi, ha aggiunto: “Sono convinto che il prossimo governo, qualunque sia il suo colore politico, riuscirà a superare quelle difficoltà che oggi appaiono insormontabili. L’Italia ce la farà anche questa volta“.
“Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica”, ha detto il premier aprendo il suo intervento. “Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza” e l’inflazione “pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese”, ha detto Draghi.
“Mi auguro che chiunque avrà il privilegio” di andare al governo, ha rilevato, “saprà rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo”. “La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale – ha aggkiunto Draghi -. L’Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato”. “Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale”. Draghi ha ricordato le “illusioni autarchiche del secolo scorso”.
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