Marco Cappato, lista respinta: i magistrati hanno respinto la modalità di firme digitali e così hanno bloccato la candidatura dell’attivista dell’Associazione Luca Coscioni in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.
Marco Cappato, lista respinta e il caos delle firme digitale
L’attivista e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato si è candidato in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. Nella giornata del 14 agosto ha presentato anche la sua lista: “Referendum e Democrazia con Cappato”.
Tuttavia, arriva la doccia fredda perché la lista è stata respinta. “Abbiamo promosso la lista per concedere condizioni di uguaglianza di accesso per chi non era esente dalle firme”, queste sono alcune della parole presenti sulla piattaforma online della lista. I magistrati di Torino che hanno analizzato la documentazione presentata dagli attivisti hanno ricusato le loro candidature sostenendo che si tratti di sottoscrizioni che non rispondono ai requisiti imposti dalla legge elettorale. “Si sono interpretate restrittivamente norme datate senza tenere conto del progressivo ampliamento dell’uso della sottoscrizione digitale nonché il precedente del milione di firme online raccolte l’estate scorsa a sostegno dei referendum eutanasia e cannabis ritenute valide dalla Cassazione”, ha chiarito Cappato.
La denuncia dell’attivista
La denuncia della lista respinta è arrivata direttamente da Cappato sui social e sulla piattaforma online del nuovo Movimento. “Le Corti d’Appello dove ieri sono state depositate le firme digitali a sostegno delle candidature della lista Referendum e Democrazia hanno deciso di escludere la nostra presenza alle elezioni del 25 settembre“.
“Il diniego di oggi non ci farà desistere, nelle prossime 48 ore – afferma Cappato – predisporremo i ricorsi urgenti affinché si adegui lo strumento digitale alle farraginose, quanto poco sicure o trasparenti, modalità di raccolta firme cartacee per la presentazione delle candidature per le elezioni politiche”.