Il leader Giuseppe Conte ha deciso di rompere con il Pd per le elezioni regionali in Sicilia.
La conferma è arrivata sui social dallo stesso leader pentastellato: ”In Sicilia il M5S correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l’isola”.
Il candidato governatore dei pentastellati sarà Nuccio Di Paola.
Conte rompe con il Pd in Sicilia
Questo è stato l’incipit del post di Conte in cui ha sottolineato che lo stesso discorso vale sia per le politiche sia per le regionali: “Alcune settimane fa ero stato chiaro: quello che vale a Roma vale a Palermo. Sappiamo come è andata nella capitale: il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato in direzione progressista durante il Conte II. Nonostante questo, in Sicilia abbiamo tentato fino all’ultimo di costruire un percorso comune, anche in considerazione del percorso di partecipazione costruito in occasione delle primarie”.
Il passo indietro di Conte viene giustificato per alcune scelte del Pd sui candidati: “Da una settimana – continua – c’è un’impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili”.
Caterina Chinnici, eurodeputata dem e figlia del magistrato vittima della mafia Rocco Chinnici, era la figura individuata per tenere uniti 5S, Pd e Sinistra e conquistare la presidenza della Regione siciliana.
E adesso, fa sapere è “tutto azzerato”, valutando a sua volta il passo indietro.
Rottura insanabile
Tuttavia, il banco è saltato e dal Partito Democratico sono volate parole grosse. Il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo ha definito la rottura come un “alto tradimento” criticando anche le richieste del Movimento.
“A Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. Quello del M5S è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista. Hanno garantito il sostegno alla candidata vincitrice, Caterina Chinnici e il Pd aveva detto, più volte nei giorni scorsi, si a tutte le richieste da loro avanzate. Alcune anche premature per non dire stravaganti”.