Tremonti, Pera, Roccella & C. I big di Fratelli d’Italia? Vecchi dinosauri della politica, tecnici riciclati e strenui oppositori dei diritti Lgbt. Pronti ad abbracciare la causa del sovranismo per puntare alla conferma di un seggio o al ritorno sulla scena politica.
Giorgia Meloni “ha scelto di comporre le liste cercando di valorizzare al meglio coloro che si sono spesi in questi anni per costruire, insieme al presidente Meloni, una proposta di governo credibile per l’Italia”, recita la nota di Via della Scrofa che annuncia le candidature dei pezzi da novanta per lanciare la scalata a Palazzo Chigi.
Usato sicuro
Ma chi sono le punte di diamante sui cui punta Fratelli d’Italia? Ci sono tre ex ministri di peso, come Giulio Terzi di Sant’Agata, alla Farnesina durante il Governo Monti, Giulio Tremonti, titolare del super dicastero dell’Economia dei Governi Berlusconi, e Antonio Guidi, già ministro della Solidarietà sociale nel primo esecutivo del Cavaliere.
Abbraccia la bandiera di Fratelli d’Italia anche l’ex presidente del Senato (e filosofo) ai tempi del Popolo della libertà, Marcello Pera.
Come pure l’ex sottosegretaria alla Salute (nel Berlusconi quater) ed ex portavoce di Più Famiglia, il movimento cattolico che ideò il Family Day a difesa della famiglia tradizionale contro le unioni omosessuali.
Sempre da Forza Italia arriva anche il senatore uscente Lucio Malan. Tra i nomi di peso anche l’ex magistrato Carlo Nordio che i rumors danno già in corsa per il ministero della Giustizia, che la Lega però vorrebbe affidare a Giulia Bongiorno.
Fratelli d’Italia doc
Tutte personalità, assicurano dal partito della Meloni, che “hanno condiviso la necessità di lavorare con spirito patriottico al rafforzamento di questa proposta politica provenienti da altri percorsi”.
Non mancano neppure “le candidature tradizionalmente legate alla storia di Fratelli d’Italia”. Come quelle di Maurizio Leo, responsabile economico del partito, esperto di diritto tributario, ex assessore al Bilancio ed allo sviluppo economico di Roma, e del presidente di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani.