La Sveglia

Se il buongiorno si vede dalle candidature stiamo a posto. Berlusconiani a 5 stelle, Renzi fa quello che rimprovera agli altri e altre bestialità. Continua il bestiario elettorale.

Se il buongiorno si vede dalle candidature stiamo a posto. Berlusconiani a 5 stelle, Renzi rimprovera gli altri e altre bestialità

Se il buongiorno si vede dalle candidature stiamo a posto. Berlusconiani a 5 stelle, Renzi fa quello che rimprovera agli altri e altre bestialità. Continua il bestiario elettorale.

Eccoci qui, è già lunedì e finalmente cominciano a uscire anche le candidature degli altri partiti. Dicevamo che dopo il caos per quelle del PD ne avemmo viste delle belle anche per tutti gli altri. Il nostro quotidiano bestiario elettorale.

 

Boschi calabresi

Negli ultimi giorni vi è capitato di ascoltare dal prode Matteo Renzi le polemiche sulle candidature del Partito Democratico (di cui lui si occupa più del suo stesso partito) nei collegi che non sono di riferimento? Bene, tenetevi forte. Maria Elena Boschi sarà candidata capolista in Calabria per il cosiddetto terzo polo che invece è il quarto. Non male se si pensa che all’ultimo giro era stata candidata a Bolzano. Non male per i moralisti che dovrebbero essere il “polo della serietà”: dallo strudel alla ‘nduja il passo è breve, per accaparrarsi un seggio.

Tu quoque Renzi?

Matteo Renzi (che aveva promesso a Calenda di lasciargli spazio come portavoce della loro alleanza e invece imperversa dappertutto) criticava Conte per le sue plurime candidature in diversi collegi elettorali. Indovinate un po’? Ha fatto lo stesso. A proposito: Matteo Renzi ha perso la causa contro Travaglio: dargli del mitomane non è diffamazione. Avanti così, verso il dirupo.

Belusconiani a 5 Stelle

Claudia Mojolo era stata inserita dal M5S in un primo momento nel plurinominale Campania, dopo aver superato le parlamentarie. Qualcuno per curiosità ha butta l’occhio sul suo profilo Facebook e ha ritrovato hashtag come #Berlusconiamoremio e messaggi come questo: «Allora siete felici???? Eh capreeeeeeeeeeeeeee??!?! Vi voglio tra un paio di mesi a voi e a quei 4 grillini… Che sanno solo mettere il culo sulla sedia… Tempo al tempo… Ora fate festa da buoni ignoranti… Poi festeggeremo NOI… però mentre festeggiate ricordatevi che O NAN (riferimento a Berlusconi, ndr) ha chiavato più di voi… Con le femmine più belle.. Oltre ad essere stato un grande politico!!!!! Silvio Berlusconi sei e sarai un pezzo di storia per questa Italia popolata e governata da CAPRE». Ha oscurato tutti i suoi profili. Troppo tardi.

Non c’è Paragone

Gianluigi Paragone si era persino offeso quando l’avevano accusato di essere vicinissimo a forze di estrema destra come Casapound. Chi ha candidato nel Lazio 1 come capolista per i plurinominali 2 e 3? Carlotta Chiaraluce, militante romana di Casapound. Che coincidenza.

Castelli in aria

Di Maio ha infilato i suoi candidati nelle liste del PD e nonostante ora si sia travestito da chierichetto i nodi vengono al pettine. La sua fedelissima Laura Castelli candidata in Piemonte ha fatto scoppiare un pandemonio. Del resto l’ex viceministra è stata perfino condannata per diffamazione proprio per un posto contro il PD e Fassino. Lei ora dice di rifiutare la candidatura. Un po’ come la volpe e l’uva.

Lo spessore di Albertini

L’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, chissà perché, è sempre raccontato come uomo dall’altissima statura politica dagli sfegatati liberali italiani. Avrebbe dovuto candidarsi per il cosiddetto terzo polo che poi è il quarto a Milano ma Calenda non le manda a dire: «Non vedo Albertini dall’epoca di Scelta Civica, direi quasi dieci anni. Una settimana fa ha chiesto una doppia candidatura a Milano con un messaggio. Non essendo mai stato iscritto ad Azione, mi è sembrata una proposta quantomeno stravagante». Forti questi statisti alla ricerca della seggiola.

Occhio ai post

Calendiani, renziani e poveri professori trombati sono scatenati a cercare i vecchi post dei candidati del PD. Qualcuno ha dovuto ritirarsi perché si era permesso di scrivere che Israele da anni perpetra un genocidio nei confronti dei palestinesi. Farsi dettare l’agenda sull’antisemitismo dalla destra è un capolavoro di idiozia. Farsi fare la morale da quattro stracci liberali su Israele (fingendo di non sapere che dicono ONU e le più importanti ONG) è vigliaccheria. Ben fatto.

 

19 – Segue