Attentato a Mosca, l’auto di Aleksandr Dugin è saltata in aria nei pressi del villaggio di Velyki Byazomi. La deflagrazione ha provocato la morte della figlia dell’ideologo di Putin. Le autorità russe sospettano che il blitz sia stato organizzato da Kiev come ritorsione per la guerra in Ucraina.
Attentato a Mosca, salta in aria l’auto di Aleksandr Dugin: l’esplosione
L’auto di Aleksandr Dugin, noto per essere il principale fautore dell’ideologia politica di Vladimir Putin, è esplosa alla periferia di Mosca, nelle vicinanze del villaggio di Velyki Byazomi, come precisato dall’agenzia russa Tass. Al momento dell’esplosione, alla guida del veicolo c’era la figlia dell’ideologo, Darya Dugina. La giovane donna, appena 30enne, è rimasta uccisa in quello che si presume essere un attentato organizzato contro una delle figure più importanti legate allo Zar.
Sull’accaduto, è intervenuto il Daily Mail che, citando fonti russe, ha rivelato che padre e figlia avrebbero dovuto trovarsi a bordo della stessa vettura dopo aver partecipato a un evento pubblico. Poco prima di mettersi in viaggio, tuttavia, Aleksandr Dugin ha deciso di prendere un altro veicolo.
Nel caso in cui la pista dell’attentato a Mosca ai danni di Dugin padre dovesse essere confermata, il gesto si tradurrebbe in un feroce attacco a Putin.
L’attentato a Mosca durante il quale è saltata in aria l’auto di Aleksandr Dugin è stato immortalato in svariati scatti e video che sono stati poi diffusi sul web, diventando rapidamente virali. In particolare, molte clip e fotografie sono state diffuse su Twitter. In molte di queste, è possibile osservare lo stesso Dugin sul luogo dell’incidente. Il filosofo e politologo ultranazionalista russo, quindi, sarebbe riuscito miracolosamente a scampare a un attacco alla sua vita a discapito di quella della figlia.
Alexander Dugin at the site near Moscow where his daughter Darya was killed tonight in a car bombing.pic.twitter.com/4lTYDMTR9s
— Visegrád 24 (@visegrad24) August 20, 2022
Uccisa la figlia dell’ideologo di Putin: la mano di Kiev
L’attentato pare essere legato a doppio filo con l’operazione militare speciale avviata dal Cremlino in Ucraina. Il leader della Repubblica popolare separatista filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, infatti, si è scagliato contro Kiev, per il quale la deflagrazione sarebbe stata organizzata dai “terroristi del regime ucraino”.
Secondo quanto riportato da Ria Novosti, Pushilin è certo che l’obiettivo dell’attentato fosse l’ideologo. “I terroristi del regime ucraino, cercando di eliminare Aleksandr Dugin, hanno fatto saltare in aria sua figlia… In macchina. Beato ricordo di Darya, è una vera ragazza russa”, ha affermato il leader di Donetsk tramite il suo canale Telegram.
La vittima Darya Dugina aveva spesso ricoperto il ruolo di opinionista politica per il Movimento Eurasiatico Internazionale, che faceva capo al padre.
La tesi secondo la quale l’esplosione sia stata orchestrata – presumibilmente da Kiev – per assassinare Dugin è stata riportata anche da RT, da molti utenti dei social ed è supportata dal Comitato Investigativo della Federazione Russa nell’ambito dell’indagine aperta dalle forze dell’ordine russe. Per il Comitato, infatti, l’esplosione dell’auto – una Toyota Land Cruiser Prado – è da imputare a un ordigno installato a bordo del mezzo mentre l’omicidio è stato commesso “con particolare crudeltà e in modo pericoloso”.
La Tass, poi, ha riportato le parole del leader del movimento Russky Gorizon, Andrei Krasnov, molto vicino alla famiglia Dugin. “L’auto era completamente in fiamme, ha perso il controllo perché stava guidando ad alta velocità ed è volata sul lato opposto della strada”, ha detto Krasnov. “Per quanto ho capito, l’obiettivo era il padre, o forse entrambi”, ha aggiunto.