Elezioni, il centrodestra sta studiando i nomi dei candidati in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Intanto, Silvio Berlusconi ne ha per tutti in questa giornata: dal Partito Democratico passando per Letta e finendo ancora una volta sul tema della giustizia.
Elezioni, centrodestra: la scelta sui candidati con Berlusconi che correrà a Monza
Il centrodestra sta lavorando sui candidati in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. Andranno fatti “sacrifici” sui nomi anche in Forza Italia, “Sono tutti meritevoli i nostri uscenti, e siamo certi di poter offrire agli elettori liste molto competitive. Certo i numeri sono ridotti rispetto al passato, il taglio dei parlamentari pesa per tutti. Ma troveremo il modo di far sentire ognuno parte della squadra. Chi ci metterà la faccia anche nelle sfide difficili, sarà sostenuto, valorizzato, sia nella vita del partito che alle amministrative, alle Regionali e alle Europee”. Così il vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani in un’intervista al Corriere della Sera.
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sarà candidato al Senato nel collegio uninominale della “sua” Monza. Il cavaliere è pronto a riconfermare i suoi big Marta Fascina, Maurizio Gasparri, Maria Alberti Casellati e Licia Ronzulli. Tra i volti nuovi che il Cavaliere sta corteggiando ci sarebbero il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’ex calciatore Giuseppe Incocciati. Per la Lega Matteo Salvini è pronto a ricandidare Umberto Bossi che potrà tornare in Parlamento per la nona legislatura consecutiva, Roberto Calderoli, Massimiliano Romeo, Massimo Garavaglia e Claudio Durigon. Sempre nelle fila del Carroccio potrebbero comparire la giornalista Maria Giovanna Maglie, il magistrato Simonetta Matone, Antonio Angelucci, Barbara Saltamartini, Giulia Buongiorno, l’ex pallavolista Luigi Mastrangelo, la conduttrice tv Hoara Borselli e la giornalista Annalisa Chirico.
Sul fronte di Fratelli d’Italia è prevista la riconferma degli uscenti – fra cui Francesco Lollobrigida, Fabio Rampelli, Isabella Rauti, Giovanni Donzelli, Ignazio La Russa, Daniela Santanchè – più l’ingresso di quasi tutti i capi dei dipartimenti del partito, di alcuni consiglieri comunali, come Andrea De Priamo, e regionali come Chiara Colosimo. Tra le papabili new entry, invece, era stata indicata la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi che, però, ha declinato l’invito.
Il cavaliere attacca il Pd e parla ancora di giustizia
Giornate di parole sui social da parte di Silvio Berlusconi. Il primo bersaglio è stato il Partito Democratico. “Quello del Pd è il programma di un partito che sa di andare verso la sconfitta. Non hanno un’idea nuova e concreta di Italia: ci sono le bandiere ideologiche: Legge Zan, Ius Scholae, cannabis. Ci sono un po’ di mance elettorali per i giovani – e finanziate con la patrimoniale”. Lo scrive su Twitter il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
“Più volte negli ultimi anni avevo espresso l’auspicio che tutti i partiti avessero imparato dall’esperienza dell’emergenza, a confrontarsi in modo civile, sui programmi, sulle cose da fare per l’Italia. Che fosse chiusa una volta per tutte la stagione della demonizzazione dell’avversario, dipinto come un nemico da distruggere. Sono stato davvero troppo ottimista. E’ bastato pochissimo alla sinistra per rispolverare il vecchio armamentario di insulti, di calunnie, di menzogne, che non fanno bene al Paese e che screditano ancora di più la politica. Non sono preoccupato per noi, so che gli elettori non sono stupidi e che questi metodi non funzionano, sono preoccupato per l’Italia. D’altronde mi rendo conto che i nostri avversari non possono fare diversamente. Sono divisi su tutto salvo che su una cosa: il terrore che per la prima volta dal 2008 siano gli italiani a poter scegliere da chi essere governati”. Queste sono state parte delle parole di Berlusconi contro il Pd di Enrico Letta nel suo intervento al Comitato di Presidenza di Forza Italia pubblicato da Il Giornale.
“Il maggiore partito della sinistra, il Partito Democratico – attacca Berlusconi- è l’emblema di tutte queste contraddizioni. E’ un partito che da molti anni si identifica con la gestione del potere, senza essere legittimato da una vittoria elettorale. Oggi sono terrorizzati dalla sconfitta, ma non sanno come evitarla. Avete visto cosa è successo in questi giorni. Sono passati, con la massima disinvoltura, dall’alleanza con un cosiddetto centro liberale a quella con l’estrema sinistra di Fratoianni e Bonelli. Alcuni di loro rimpiangono addirittura l’alleanza con i Cinque Stelle. Lo stesso segretario, Enrico Letta, ha il complesso di non essere abbastanza di sinistra – visto che viene dal molto cattolico – e quindi cerca in tutti i modi di coprirsi le spalle su quel fronte adottando parole d’ordine, atteggiamenti e contenuti profondamente divisivi. Di questo si ha una prova evidente sfogliando il programma che hanno diffuso nei giorni scorsi”.
Infine, Berlusconi nella sua pillola quotidiana prende di mira i processi. “Oggi cominciamo a parlare di giustizia. In Italia migliaia di persone ogni anno vengono arrestate e processate pur essendo innocenti. Il processo è già una pena, che colpisce l’imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all’infinito, in appelli e contro appelli. Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno appellabili. Un cittadino – una volta riconosciuto innocente – ha diritto di non essere perseguitato per sempre”. Lo scrive su Facebook il leader di Forza Italia.